Un Presidente austriaco stile Donald Trump? L’inquilino della Hofburg in futuro sarà “trumpischer”, ovvero più trumpizzato, più trumpiano, insomma più alla Trump? A fine marzo l’Austria ridiscuterà i poteri della presidenza della repubblica. Alcuni partiti sembrano intenzionati a trasformare la figura del Presidente Federale, magari accentrando nelle sue mani più potere. Il 31 marzo il Parlamento, con una speciale sottocommissione, discuterà i possibili cambiamenti non solo dei poteri del Presidente, ma potrebbe anche disegnare una nuova legge elettorale. SPÖ e ÖVP vorrebbero privare la presidenza della repubblica della prerogativa di sciogliere il Consiglio Nazionale, ovvero la camera bassa del Parlamento. I Verdi, invece, sembrerebbero più propensi ad una presidenza che ricalchi un po’ di più quella americana. L’FPÖ almeno per ora, sarebbe poco propenso a fare modifiche. Ecco perché i Verdi alla fine potrebbero dover negoziare solo con socialdemocratici e popolari, visto che per approvare qualsiasi cambiamento è richiesta una maggioranza dei 2/3 del Parlamento.
La possibilità di chiedere le dimissioni del governo, a causa della mala gestione dell’emergenza rifugiati, ossia l’ipotesi che a più riprese aveva avanzato come possibile scenario della sua presidenza il candidato dell’FPÖ Norbert Hofer in campagna elettorale, a giudizio dei Verdi, però, andrebbe cancellata. Tale prerogativa resterebbe solo in determinate condizioni: in caso di voto di sfiducia, o di dichiarazione di fallimento dei propri obiettivi da parte del governo. O ancora, nel caso in cui non si riesca a formare un governo per un lungo periodo di tempo, creando una paralisi della cosa pubblica. Quest’ultima, però, è un’eventualità legata a nuove elezioni e avrebbe lo scopo di non creare vuoti di potere.
Check-and-balance system
I Verdi vorrebbero un sistema di pesi e contrappesi, che bilanci Presidenza e Cancellierato. L’idea dei Grünen è di creare una sorta di audizione davanti a uno speciale comitato parlamentare, che preceda l’entrata in carica di Cancelliere e Ministri. Un sistema simile ai membri della commissione europea a Bruxelles. Se vi fosse palese incompetenza, o inadeguatezza da parte di un Ministro, il Presidente della Repubblica in futuro potrà essere chiamato ad una audizione e nel caso più estremo potrà rigettare un Ministro. Occorrerebbe creare un codice al quale il Presidente Federale debba attenersi per far dimettere un Ministro, come ad esempio in caso di grave corruzione. Ma la bozza che definisce chiaramente i poteri del Presidente Federale dovrà essere discussa e sarà frutto di non facili negoziazioni in Parlamento.
Il leone in sonno
Forse in vista della fine della legislatura, nel 2018, e di una possibile disfatta elettorale dei due partiti dell’attuale coalizione di governo, socialdemocratici e popolari, ci si sta preparando per non lasciare alla mera consuetudine i poteri del Presidente. Per tradizione al Bundespräsident viene data una funzione rappresentativa, lasciando nelle mani del Cancelliere tutto il potere esecutivo. Però non bisogna dimenticare che l’Austria è una repubblica semi-presidenziale. Il governo dipende infatti non solo dalla fiducia del Parlamento, ma anche da quella del Presidente, che condivide l’esercizio del potere esecutivo. Insomma, il Presidente Federale è un leone in sonno e ha un ruolo tutt’altro che marginale. Ecco perché, anche se recenti sondaggi hanno dato per la prima volta l’FPÖ di Hans-Christian Strache in lieve calo, nessun partito vuole rischiare di non definire chiaramente, con un passaggio parlamentare, tutti i poteri demandati al Presidente della Repubblica.
Quali sono i poteri del Bundespräsident?
Il Presidente Federale assolve a funzioni rappresentative, ovvero ricopre il ruolo di garante super partes dell’ordine politico e morale, dell’identità e della stabilità nazionale. Oltre ad essere la figura che incarna l’unità dell’Austria, il Bundespräsident ha il potere di nominare il Cancelliere Federale e, su indicazione di quest’ultimo, anche i Ministri. Nomina i giudici della Corte suprema, i governatori regionali e i vertici militari. È anche il comandante in capo delle Forze armate. Può chiedere le dimissioni del governo, sciogliere il Consiglio Nazionale e indire nuove elezioni. Firma le leggi e ha potere di veto in caso di incostituzionalità di una legge, a fronte del pronunciamento dalla Corte costituzionale. Nomina gli ambasciatori e rappresenta l’Austria in sede internazionale. Inoltre può concedere la grazia.