Un aiuto ai bambini di Norcia

Vienna si mobilita per le popolazioni terremotate del Centro Italia. Sceglie di aiutare i bambini di Norcia, città simbolo della distruzione provocata dal violento sisma dello scorso ottobre. Una raccolta fondi che avverrà grazie a un concerto esclusivo, Opera Arias for the Children of Norcia, presso l’Ambasciata d’Italia, in programma il 16 febbraio. Vi parteciperà un pubblico sceltissimo di 200 ospiti. Sarà un imperdibile happening musicale che somiglierà a un recital, una serie di arie d’opera, che soddisferà esigenti melomani e fini conoscitori, realizzato in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus. Il denaro raccolto sarà utilizzato per costruire tre scuole e dare così l’opportunità ai bambini di Norcia di riavere il centro delle loro attività educative. Un modo per aiutare i più piccoli a riprendere, in tempi rapidi, la routine di sempre, brutalmente interrotta dalle devastanti scosse telluriche che hanno sconvolto tra agosto 2016 e gennaio 2017 Norcia e tutta l’Italia centrale. Ma è notizia di oggi che la terra stia continuando a tremare nelle Marche e nell’Umbria.

Il liceo e la scuola media di Norcia sono inutilizzabili, perché lesionati. Necessiteranno di consolidamento e parziale ricostruzione. Altrettanto inagibile l’edificio di elementari, asilo e asilo nido, che dovrà essere demolito e interamente ricostruito. Oggi esiste un unico prefabbricato, all’interno del quale, alunni di diversa età frequentano le lezioni con una serie di turni. L’obiettivo è donare a Norcia tre edifici prefabbricati: un asilo per 125 bimbi, una scuola elementare che potrà ospitare 225 bambini e una scuola media che darà modo a 180 alunni di studiare, suddivisi in 9 classi. A costruire le unità prefabbricate la Protezione Civile e gli Alpini, il compito di arredarle spetterà al Ministero dell’Istruzione, una partnership consolidata, coltivata da anni di collaborazione dalla organizzazione no profit Fondazione Francesca RavaContinua a leggere



Vienna sotto la neve

A Vienna, inattesa, è arrivata la neve. Dopo i 15 centimetri caduti nell’arco di due ore nella notte tra martedì e mercoledì, ieri è nevicato ancora, anche durante la notte. Le temperature notturne sono scese oltre i 4 gradi sotto zero e continuano a mantenersi su livelli simili anche quelle diurne. Il mese appena passato è stato il più freddo degli ultimi 30 anni, con punte di gelo polare che hanno toccato anche -21 gradi, com’è accaduto il 25 gennaio, con una media di -12 gradi.

G. Tavlas

Era dal 1987 che non si registravano temperature così rigide. Febbraio, però, non sembra essere da meno e promette di far proseguire l’ondata di freddo gelido che ha caratterizzato le scorse settimane.

Che sia stato un gennaio siberiano lo dimostra il Danubio, completamente ghiacciato ormai da settimane, diventato un’immensa pista di pattinaggio. Nel weekend sono sempre di più le persone che decidono di andare a pattinare sullo spesso strato di ghiaccio che si è formato sulla superficie del fiume.  Continua a leggere