Il Parlamento austriaco è andato a fuoco venerdì mattina. Una densa colonna di fumo nero si è alzata dal tetto dell’edificio dove si radunano i parlamentari per svolgere la loro attività. L’incendio si è sviluppato al mattino presto, attorno alle 6:30. L’allarme è scattato poco dopo, alle 6:40. Nessuna vittima, nessun pericolo per le persone, ma danni per circa 60.000 euro. Il rogo è stato domato nell’arco di un’ora, da settanta vigili del fuoco, giunti con una ventina di automezzi. Secondo quanto dichiarato da Gerald Schimpf, portavoce dei Vigili del Fuoco, le fiamme sono divampate sul tetto, dove si trova il sistema di condizionamento.
Nessun incendio doloso. All’origine dell’incidente un malfunzionamento tecnico dell’impianto dell’aria condizionata, con l’aggiunta di un errore umano. Una delle due colonne dell’impianto di condizionamento è stata avviluppata da lingue di fuoco ed è andata distrutta. L’edificio del Parlamento, malgrado parte del tetto sia bruciato, è stato riaperto già a partire dalle 8:20, mentre l’ultimo mezzo dei vigili del fuoco se n’è andato verso le 9:00.
Un’indagine in corso
La polizia ha immediatamente aperto un’indagine, per chiarire l’origine dell’incendio. Un malfunzionamento in una delle colonne dell’impianto di condizionamento avrebbe provocato una scintilla, che venuta a contatto con del materiale infiammabile lasciato dalla ditta addetta alla manutenzione, che stava realizzando lavori di controllo interrotti per il maltempo, potrebbe essere stata la causa del rogo.
Ma vi saranno ulteriori accertamenti. Le due colonne erano state poste sul tetto dell’edificio del Parlamento nel 2006 e da allora funzionano ogni anno, da metà aprile a metà ottobre.
Attività parlamentare regolare
Alcune aree sottostanti e il cortile interno sono rimaste chiuse fino al pomeriggio, per verificare che non vi fossero infiltrazioni d’acqua, provocate dagli idranti in azione per oltre un’ora. La riunione dell’SPÖ si è svolta come programmato venerdì mattina. Mentre non vi sarà alcun cambiamento di programma per questa settimana. Non vi saranno rinvii o problemi che interferiranno in alcun modo con i Consigli dei Ministri e le sedute parlamentari previste nei prossimi giorni, ha assicurato Susanna Enk, portavoce del Parlamento.
Spazio per l’ironia su Twitter
I primi a testimoniare l’incendio e a contribuire a dare l’allarme ai vigili del fuoco sono stati alcuni passanti. Bellissimo lo scatto ripreso dal tram da Petra Pinker, postato su Twitter e finito su tutti i quotidiani locali (@PetraPinker). Non è mancato spazio per l’ironia, sui social media.
Caustica la battuta su Twitter postata da Peter Dobiasch (@PeterDobiasch), che commenta così un altro incredibile scatto del Parlamento che brucia: “Heisse Luft im Parlament, kein weisser Rauch, weiter warten auf Bundespräsident”, Aria incandescente in Parlamento, nessuna fumata bianca, occorre aspettare ancora per il Presidente Federale. Evidente l’ironica presa in giro per lo slittamento infinito del ballottaggio delle presidenziali, che si svolgerà il 4 dicembre, se non ci saranno nuovi imprevisti.