Gli ultimi due anni, prima con Mission Impossible Rogue Nation e poi con Spectre, l’ultimo film di James Bond, sono stati per la Vienna Film Commission a dir poco memorabili. Tom Cruise e Daniel Craig hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla capitale austriaca. Girare film a Vienna o in altri stati dell’Austria come il Tirolo, è stato un business milionario. Tra il 2014 e il 2015, a fronte di 3 milioni di euro stanziati, grazie a fondi resi disponibili dal Ministero Federale dell’Economia, Vienna ha ricevuto in cambio investimenti stranieri pari a 28 milioni di euro.
“In questo conteggio di denaro non viene incluso quanto viene speso in pubblicità -mi spiega Marijana Stoisits Direttrice della Vienna Film Commission- quando il film esce nelle sale, quando viene mostrato in tv, o quando viene commercializzato su dvd. Esperti di pubbliche relazioni sostengono che il valore in termini di pubblicità è di 100 milioni di euro”.
Da Mission Impossible all’ultimo James Bond
Oltre alle riprese girate nel centro storico della capitale austriaca, c’è stata la première mondiale di Mission Impossible che si è svolta al Teatro dell’Opera il 23 luglio 2015. Un vero successo planetario e una ribalta che ha portato Vienna al centro del mondo per giorni.
Se per Mission Impossible sono stati stanziati fondi per 750.000 euro perché si scegliesse Vienna per le riprese, il ritorno è stato di oltre 4 milioni di euro. Altrettanto aveva fruttato, a fronte di soli 450.000 euro di fondi federali stanziati, il film inglese Woman in Gold con Helen Mirren e Ryan Reynolds.
Molto di più ha fruttato l’ultimo James Bond con Daniel Craig, Christoph Waltz e Monica Bellucci, che è stato girato all’inizio del 2015 in Tirolo. Le riprese sono durate per circa quattro settimane, più due giorni in Stiria, racconta la Stoisits: “è stato per noi davvero un grande affare. Infatti sono stati spesi 16 milioni di euro in Austria, a fronte di uno stanziamento di fondi federali pari a 1,5 milioni di euro”. Parte di questo denaro è arrivata da fondi federali e il resto è stato dato dagli stati del Tirolo e della Stiria.
Oltre a Hollywood anche Bollywood
Sempre nel 2015 ad ottobre c’è stata una importante produzione indiana della Dharma Productions, una delle case cinematografiche più importanti di Mumbai. Hanno effettuato riprese per due settimane, realizzando la commedia romantica scritta e prodotta da Karan Johar: Ae Dil Hai Mushkil, che uscirà nelle sale nell’ottobre di quest’anno. Hanno girato soprattutto nel centro storico di Vienna e due giorni in Tirolo. Oltre alla capitale austriaca sono state realizzate riprese anche a Parigi e a Londra. Un film con un cast di vere star di Bollywood, che vede protagonisti Aishwarya Rai Bachchan, Ranbir Kapoor e Anushka Sharma.
La première di Mission Impossible, un vero trionfo per Vienna
“Il 2015 è stato per noi un anno molto importante, perché abbiamo avuto la prima mondiale del film Mission Impossible qui a Vienna -mi dice con orgoglio Marijana Stoisits- Un evento straordinario, perché generalmente vengono preferite città come Londra, o New York. Quindi per noi ha significato molto essere stati scelti”.
Tutti sono stati molto soddisfatti della première viennese, tanto che il regista Christopher McQuarrie ha riferito di quanto Tom Cruise sia rimasto contento, al punto da definire quella di Vienna la più bella première alla quale abbia mai partecipato in tutta la sua carriera. E visto che ha preso parte a moltissime première questo suo apprezzamento è stato per la Vienna Film Commission un ulteriore motivo di vanto.
Tom Cruise si è trovato molto bene a Vienna e ha apprezzato la professionalità delle troupe, l’efficienza dei servizi e delle facility, la bellezza delle location. Tutto ha funzionato a meraviglia, tanto da voler tornare per il lancio mondiale del film proprio a Vienna. E infatti fin dalle riprese gli occhi di Cruise e del regista erano puntati sull’Opera. “A dire il vero già durante le riprese abbiamo parlato dell’ipotesi di fare la première mondiale al Teatro dell’Opera -sottolinea Marijana Stoisits- Le riprese girate a Vienna sono state le prime dell’intera produzione. Tutti sono rimasti colpiti, non solo dall’Opera, ma avendo inizialmente pianificato di lanciare il film prima di Natale, non c’era alcuna possibilità che si potesse organizzare l’evento a Vienna”.
ll Teatro dell’Opera, infatti, è tutto prenotato tra concerti, rappresentazioni ed eventi. Alla fine però è stato deciso di cambiare la data d’uscita del film, spostandola nel periodo estivo, così è stato possibile coronare il sogno di Cruise e McQuarrie: fare il lancio mondiale di Mission Impossible a Vienna. In estate, infatti, le produzioni operistiche languono. “Siamo stati davvero molto fortunati che abbiano deciso di cambiare la data d’uscita del film” dice Marijana Stoisits compiaciuta.
Tom Cruise e i suoi fan
Alla première mondiale c’era una folla immensa. Tom Cruise era letteralmente circondato. È stata un’esperienza unica. “Lui è davvero una star di calibro straordinario ed è anche affezionato ai suoi fan e molto gentile con loro -mette in evidenza la Stoisits- Tutti hanno potuto farsi un selfie con lui. È stato disponibilissimo”. E a quanto pare sembra che Tom Cruise si sia divertito molto a Vienna. Dalle indiscrezioni della vita sul set, tutti hanno detto che è stato sempre molto gentile e affabile con tutti, dai tecnici, agli attori, senza eccezioni.
Come fa Vienna ad attirare le produzioni cinematografiche internazionali?
Vienna offre personale specializzato, capace di parlare inglese, location suggestive e servizi di alta qualità, ecco perché diventa sempre più facile attrarre produzioni internazionali. I cittadini viennesi non sono sempre molto entusiasti delle riprese nella loro città. Questo spesso si traduce in strade bloccate, ingorghi, code, deviazioni e difficoltà per le persone comuni. Ma i soldi dell’indotto e degli investimenti stranieri spesi a Vienna sono un ottimo argomento per rendere i piccoli disguidi tollerabili.
A sei anni dalla sua nascita la Vienna Film Commission contribuisce anche a sensibilizzare l’opinione pubblica austriaca sull’utilità del suo operato, che di fatto ha generato un’industria dai gradi numeri.
Un motivo in più per attrarre produzioni internazionali è anche la possibilità di riavere indietro il 25% di quanto speso sul territorio austriaco, elemento che rende più appetibile girare a Vienna e in Austria in generale.