La stagione dei balli a Vienna è iniziata venerdì con il gran ballo della Croce Rossa, al Rathaus, il municipio viennese. Una lunga stagione che si apre a novembre e termina a giugno, con un susseguirsi di sfarzosi balli immersi in un’atmosfera d’altri tempi, che riempiono di fasto, musica, eleganza, mondanità i mesi più freddi della capitale austriaca.
Quest’anno, visto il ruolo essenziale giocato dalla Croce Rossa a sostegno dei rifugiati, provenienti soprattutto dalla Siria, al ballo è stato associato il motto: “For the benefit of refugees” (“A favore dei rifugiati”), con l’obiettivo di raccogliere fondi per i migranti.
Il gemellaggio con il Belgio ha dato un tocco particolare alla serata soprattutto grazie alle specialità culinarie: ottimo cioccolato, squisite pommes frites e birre artigianali chiare e scure.
Da un lato la celebrazione dei volontari della Croce Rossa e del loro lavoro quotidiano che consente di fronteggiare l’emergenza rifugiati che continua da più di quattro mesi, con un’affluenza senza precedenti.
Dall’altro la mondanità rappresentata dal concorso di bellezza Miss Earth 2015, che ha allietato con la presenza di splendide ragazze l’evento più importante di Vienna prima di Natale.
Nel corso del ballo si è svolta infatti la premiazione Long Gown Contest di Miss Earth 2015, la prova in abito lungo delle aspiranti Miss Earth 2015.
Novanta meravigliose ragazze hanno invaso la sala principale del Rathaus, impreziosendo ancor più le severe architetture ottocentesche in stile neo-gotico con archi a sesto acuto e volte ogivali.
Un’invasione di fisici statuari, avvolti in coloratissimi e sontuosissimi abiti, disegnati da famosi stilisti dei rispettivi paesi d’origine.
Ad aggiudicarsi la medaglia d’oro Cile, Mongolia e Panama, nei rispettivi gruppi.
Medaglia d’argento a Colombia, Nuova Caledonia e Thailandia.
Medaglia di bronzo per Kossovo, Russia e Filippine.
Alla fine, su tutti, hanno dominato Asia e Sud America.
Splendido anche il programma.
Dalle debuttanti della scuola di danza Elmayer alle coreografie di Evelyn Teri sull’inno della Croce Rossa “Mensch zur Menschlichkeit” (“L’uomo per l’umanità”), alla performance di Tomoko Mayeda al violino, fino al video “Zeitlos” (“Senza tempo”) sulla Croce Rossa che ha vinto il Delfino d’argento a Cannes, al Corporate Media & TV Awards.
Poi la sfilata degli abiti realizzati con materiali riciclati dagli studenti della Scuola di Moda Siebeneichengasse della città di Vienna e del Collegio Federale di Tecnologia, Moda e Abbigliamento Michelbeuern.
Entusiasmo, fascino e scintilla creativa nella loro massima espressione. Così, con colori brillanti e forme futuribili, i giovani talenti in erba della moda hanno infiammato la platea del Rathaus.
In quel momento tra abiti-scultura che sembravano quasi strutture architettoniche, acconciature avveniristiche, copricapo che sfidavano la forza di gravità, la scena è stata dominata da modelle bellissime e dalle attraenti concorrenti del concorso Miss Earth 2015.
Un tripudio di bellezza e creatività, arricchita dalla presenza del designer di moda di origini vietnamite Nhut La Hong.
Incredibile la sua storia. Nato nel 1967 a Saigon, Nhut La Hong è emigrato in Austria nel 1981.
Qui ha studiato moda, diventando un pluripremiato stilista che sa unire nelle sue creazioni elementi orientali ed esotici con la cultura europea.
Una figura, quella di Nhut La Hong, la cui storia simboleggia quell’integrazione possibile e riuscita, proprio nel cuore dell’Europa.
Sulle note dell’immancabile quadriglia, il ballo della Croce Rossa volge alle sue battute finali.
L’appuntamento è per l’anno prossimo, quando Vienna incontrerà il Brasile.