Disegni contro tutto

A Vienna è in corso la mostra “Peace & Plenty” dell’artista austriaco Erwin Wurm. Conosciamo tutti le sue sculture in resina sintetica, alluminio, bronzo, ferro. Meno noti sono i suoi disegni che, al pari delle sue opere scultoree, rivelano lati della sua personalità e sviluppano tematiche sociali a lui care. La sua critica alla nostra società contemporanea, quella consumistica, alla scarsa consapevolezza della salvaguardia dell’ambiente, la smania di possesso che caratterizza anche la nostra bulimia psicologica, sono alcuni degli spunti su cui Wurm intende stimolare il pubblico a riflettere e acquistare consapevolezza. I suoi toni, però, sono ammorbiditi dall’ironia, dalla cifra del paradossale. Nelle sue opere Erwin Wurm critica la società dei consumi con una raffinata vena umoristica. Acquistiamo continuamente beni di consumo e più possediamo, più desideriamo possedere perché, come mi dice Wurm, “è il modo in cui definiamo noi stessi”.

L’approccio dell’artista austriaco è ironico e di solito il pubblico viene sedotto dalle sue opere. Però, se si scava andando oltre ciò che appare, quelle immagini pervase dal sense of humor dell’artista e apparentemente rassicuranti diventano quasi come uno specchio attraverso cui l’umanità può guardarsi dentro, con tutti i suoi difetti, brutture, lati oscuri. È quello il momento in cui gli oggetti raffigurati, che fanno sempre parte della nostra cultura pop, in apparenza innocui, trasformati dall’artista quasi in giocattoli, diventano lenti deformanti attraverso cui osservare la realtà che ci circonda, arrivando così a comprenderla meglio, in tutte le sue pieghe più nascoste. Questa è la mia conversazione con Erwin Wurm che ho incontrato nella sua casa viennese. Ecco cosa mi ha raccontato, spaziando dall’arte alla politicaContinua a leggere



Il pasticciaccio italiano

La crisi italiana viene vista da Vienna con grande preoccupazione e campeggia su tutte le prime pagine dei giornali. “Il populismo all’italiana mette in pericolo anche noi”, titolano allarmati alcuni quotidiani. Altri, invece, mettono in guardia dicendo che il rischio di un governo populista in Italia non è stato evitato, ma solo rimandato. Anche perché andando a nuove elezioni la campagna elettorale di Matteo Salvini sarà ancor più focalizzata su posizioni anti-tedesche e anti Unione europea, con toni più accesi e veementi dei mesi scorsi, che gli faranno guadagnare ancor più estesi consensi. Tutti i media austriaci concordano su un fatto: lo scarso se non inesistente rispetto delle istituzioni da parte sia della Lega, sia del M5S. Si parla di un Presidente della Repubblica ricattato, ostaggio dei leader populisti, qualcosa che nella storia italiana del dopoguerra non si era mai vista.

Sul rischio deriva populista in salsa italiana qualcuno a casa nostra potrebbe obiettare che l’Austria non è certo il Paese che possa scagliare la prima pietra, con un Vice Cancelliere dell’ultradestra e metà dei ministri dell’esecutivo che fanno capo all’FPÖ. Eppure in Austria si è davvero convinti di essere riusciti ad arginare un pericoloso scivolamento verso l’estremismo grazie ad un governo di coalizione, quello turchese-blu, che ha stilato un programma di compromesso con l’ultradestra, a garanzia del quale c’è un partito, quello dei Popolari, che è conservatore ma moderato e allineato su posizioni saldamente europeiste. Insomma, gli austriaci ritengono che il populismo, servito con una panatura stile Wiener Schnitzel, faccia meno danni e desti meno timore di quello alla padana. Per tutti i commentatori una cosa è certa: nel braccio di ferro tra Salvini e Mattarella, ha vinto il Presidente che, seppur tenuto sotto scacco, ha mostrato una forza inattesa. Vediamo insieme i principali titoli dei quotidiani austriaci e analizziamo i loro spunti di riflessioneContinua a leggere