La solidarietà paga profumatamente. Aiutare la Grecia è stato un affare molto vantaggioso. All’Austria il finanziamento elargito ad Atene è fruttato 240 milioni di euro di interessi. A guadagnarci, però, non è stata solo Vienna. Anche la Germania ha messo a frutto la generosità mostrata nei confronti dell’indebitato governo ellenico.
Secondo il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung, infatti, Berlino finanziando parte del debito greco avrebbe intascato 1,3 miliardi di euro. Nessuna speculazione, si tratta solo di normali interessi applicati sugli aiuti stanziati per soccorrere le disastrate finanze elleniche. Per il quotidiano austriaco Der Standard, che ha indagato sui ricavi ottenuti dal gesto di solidarietà nei confronti della Grecia, l’Austria ha erogato un prestito bilaterale di 1,56 miliardi di euro nel 2010, che ad oggi ha portato nelle casse della Repubblica federale austriaca ben 111,44 milioni di interessi. Ma c’è di più, al culmine della crisi greca, la Banca Centrale Europea ha iniziato a comprare bond greci e ha iniziato un programma di emergenza a sostegno delle economie dei Paesi membri più in difficoltà. A partire dal febbraio 2012 la BCE ha acquistato 42,7 miliardi di bond greci. Anche se poi il programma di salvataggio è terminato, la Grecia ha dovuto pagare fino ad oggi gli interessi. A questo programma della BCE hanno partecipato sia la Deutsche Bundesbank (la Banca Centrale tedesca) e la Österreichische Nationalbank (la Banca nazionale austriaca), con profitti per quest’ultima di 190 milioni di euro fino al 2016. Denaro che, però, per decisione dei Ministri delle Finanze europei presa nel 2013, avrebbe dovuto essere girato alla Grecia. Ma com’è andata realmente? Continua a leggere