“Voglio tornare a casa, a Vienna”. Ha implorato così chi lo ha fatto prigioniero, il foreign fighter dell’ISIS caduto nelle mani delle Forze di Difesa del Popolo (YPG), le milizie curde che combattono contro i terroristi dello Stato Islamico in Siria. Il giovane terrorista prigioniero è viennese ed è cresciuto a Brigittenau, il 20esimo distretto, un quartiere della capitale austriaca con un alto tasso di immigrati islamici. Il giovane combattente dell’ISIS austriaco è di origini curde.
I genitori vengono dalla Turchia e sono aleviti, un gruppo religioso sub-etnico e culturale presente sul territorio turco, una delle sette dell’Islam, considerata una corrente sincretica ed eterodossa. Il foreign fighter, però, a Vienna ci è nato e cresciuto. Ad un certo punto si è radicalizzato, frequentando una moschea a Leopoldstadt, il secondo distretto della capitale austriaca, aderendo ad una corrente salafita dell’Islam. La ribellione del foreign fighter viennese è stata totale, sia sotto il profilo religioso, sia politico, tanto da arrivare ad interrompere ogni contatto con i propri genitori per diventare un islamista radicale. Scopriamo insieme il percorso di radicalizzazione di questo foreign fighter viennese. Continua a leggere