Emirati, editori italiani protagonisti

Alla 41esima edizione della Sharjah International Book Fair negli Emirati, la fiera del libro più grande del mondo, l’Italia è l’ospite d’onore. Un milione e mezzo di titoli, 2.213 editori da 95 Paesi, oltre 400 eventi letterari e incontri con gli autori per una manifestazione mai così ricca, che si protrarrà fino al 13 novembre. In questi 12 giorni dedicati ai libri e alla lettura la cultura italiana avrà un ruolo da protagonista indiscussa. “L’Italia è una super potenza culturale. Noi forse non ci accorgiamo quanto il nostro soft power sia apprezzato, potente e conosciuto nel mondo -mi dice Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti- Quindi questa fiera e il riconoscimento di essere ospiti d’onore, sono la conferma di quanto gli Emirati amino l’Italia, amino la nostra cultura e come, attraverso la nostra letteratura e i nostri libri, possiamo aumentare l’influenza in un Paese che è un partner indispensabile per noi”. 

Per assolvere al suo ruolo centrale l’Italia ha organizzato workshop, presentazioni di libri con gli autori, cooking show e masterclass con chef stellati. A dispetto di quanto si possa credere i dati sulla nostra editoria al quarto posto in Europa sia in termini di valore, sia di titoli pubblicati, dipingono un settore in buona salute.

Nel 2021 il mercato dell’editoria italiano è cresciuto del 10,7% rispetto all’anno precedente, con un valore medio delle vendite di 3,4 miliardi di euro, quasi 82mila nuovi titoli stampati, circa 50mila nuovi titoli digitali. “La cultura è anche un’occasione di business -mi spiega Amedeo Scarpa, Direttore dell’Ufficio ICE di Dubai– Ecco perché come ICE Agenzia abbiamo deciso di rafforzare il nostro supporto alla partecipazione dell’Italia a questa edizione della Sharjah International Book Fair”. Scopriamo di più sulle tante iniziative del Padiglione italiano, sui rapporti con gli Emirati e sull’editoria italiana.  Continua a leggere



Trump, alieni e nudità

La fiera mercato di arte contemporanea Vienna Contemporary è in pieno svolgimento fino a domenica. Galleristi, artisti, critici e collezionisti da tutto il mondo si sono dati appuntamento nella capitale austriaca. 110 gallerie da 27 Paesi diversi, spaziando da Regno Unito, Germania, Turchia, fino agli Emirati Arabi Uniti, Cina e Corea del Sud. Il livello qualitativo degli artisti quest’anno è notevole. Straordinarie le opere portate dalla Gallery H.A.N. di Seoul, sia le pitture astratte monocrome rosa fucsia di Myungil Lee, sia le gigantesche sculture che raffigurano strane creature in acciaio, realizzate da Wook-Jang Cheung, che danno l’idea di una invasione aliena.

Lo scultore cerca di sensibilizzare il pubblico su tematiche legate all’ambiente aiutando, attraverso le linee stilizzate, eleganti e sinuose delle sue opere, a ricreare un rapporto tra uomo e natura, in un mondo che sempre più corre verso la direzione opposta.

Vi sono opere per tutte le tasche. I prezzi oscillano da alcune centinaia di euro per miniature proposte dalla Raster Gallery di Varsavia, a 3.4 milioni di euro per un dipinto astratto del 1994 di Gerhard Richter. Una tela di medie dimensioni, realizzata con colori acidi, che offre un esempio riuscitissimo dell’espressionismo astratto del pittore tedesco, proposta dalla Galerie Michael Schultz di Berlino.

Non è l’unica tela di Richter, la stessa galleria berlinese ha portato anche un altro dipinto degli anni ’80, in vendita per la modica cifra di 2.3 milioni di euro. Inutile affrettarvi, quasi sicuramente non potrete aggiudicarveli perché pare vi siano già trattative in corso con un ricco collezionista cinese. Ambiziosi gli obiettivi che gli organizzatori hanno in mente di raggiungere: inserire Vienna Contemporary tra le prime 5 fiere d’arte del mondo, nell’arco dei prossimi 5 anni. Tra le tante opere spicca la scultura che ritrae il presidente americano Donald Trump in una chiave più che ironica. Scopriamo come lo scultore cinese Feng Lu vede the Donald e sbirciamo scatti della performance senza veli su un ring e il calco di parti intime di un’artista turcaContinua a leggere