Vienna blindata, sotto attacco. Truppe scelte anti-terrorismo EKO-Cobra (Einsatzkommando Cobra) e forze paramilitari WEGA (Wiener Einsatzgruppe Alarmabteilung), irrompono, armate, in assetto d’assalto. Scendono da mezzi speciali. Indossano elmetti, hanno il volto coperto, imbracciano fucili automatici di precisione. Stanno per fare un’irruzione. È in corso un attacco terroristico, portato a segno da un commando, che si è asserragliato in un edificio. Un intervento d’emergenza, tanto che arrivano rinforzi, anche dal cielo. Gli elicotteri della Polizia perlustrano l’area. Alcuni atterrano nelle immediate vicinanze. Segue il lancio di lacrimogeni. I primi colpi vengono esplosi. Poi lo scontro a fuoco impazza. Sopraggiungono ambulanze e mezzi di soccorso. Finché non si ode lo squasso di una potente deflagrazione. Dall’edificio divampano le fiamme. Le truppe d’assalto penetrano all’interno. Il blitz è fulmineo. I terroristi vengono sopraffatti e catturati.
Almeno così sembra, in apparenza, ma si tratta solo di un’esercitazione, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Interno. La più grande mai organizzata a Vienna e la prima di questo genere: con un ampio coinvolgimento di unità speciali sul campo e testando il flusso della comunicazione e delle informazioni e la macchina decisionale in un simile scenario di emergenza. Continua a leggere