Testa a testa, too close to call, troppo vicini per poter dire chi vincerà. A una settimana dal voto il risultato delle presidenziali austriache è più che mai aperto. Neppure il penultimo duello televisivo nell’emittente privata ATV ha rimescolato le carte. Norbert Hofer e Alexander Van der Bellen hanno dato vita a uno scontro non particolarmente duro, senza graffi. Stavolta il faccia a faccia non si è svolto senza conduttore, come lo scorso maggio. Un dibattito che a suo tempo aveva suscitato non poche polemiche e nel corso del quale non erano mancati colpi bassi. Un match che forse si era rivelato decisivo per l’attribuzione della Presidenza federale. A moderare il duello tv stavolta c’è il giornalista Martin Thür, anche se nel frattempo, però, sono trascorsi 7 mesi e tutto il contesto internazionale e nazionale appare completamente differente.
Tanti gli eventi che hanno cambiato profondamente l’assetto mondiale: la Brexit, la vittoria di Donald Trump, il colpo di stato turco e la votazione del Parlamento Europeo sul congelamento dei negoziati per l’accesso della Turchia nell’Ue. Non ultima la dichiarazione di voto del capogruppo dell’ÖVP in Parlamento, Reinhold Lopatka, che ha dichiarato di preferire Hofer. Prima di lui già altri notabili del Partito Popolare avevano reso pubblico il proprio voto, schierandosi a favore di Van der Bellen: il Segretario dell’ÖVP e Vice-cancelliere Reinhold Mitterlehner e il Ministro della Famiglia Sophie Karmasin. Continua a leggere