Nazisti di sinistra?

Il nazi-scandalo, delle canzoni naziste con versi antisemiti e razzisti, non risparmia nessuno e coinvolge anche la sinistra e diventa trasversale. Una delle 4 persone attualmente sotto inchiesta farebbe parte dell’SPÖ. Sorprendentemente anche i Socialdemocratici vengono lambiti dall’affaire dei cori nazisti, sul quale avevano dimostrato una perentoria intransigenza. Infatti, l’illustratore del contestato libretto di canzoni oggetto dell’inchiesta da parte della procura è un membro del Partito Socialdemocratico della Bassa Austria. Si tratterebbe di un ex magistrato che negli anni ’90 faceva anche il disegnatore per hobby e che avrebbe avuto una certa contiguità con l’ambiente della confraternita al centro dello scandalo. Sarebbero sue le immagini che sono state inserite tra una canzone e l’altra all’interno di un libretto, adottato da “Germania zu Wiener Neustadt”, la confraternita di ultradestra della quale faceva parte Udo Landbauer, candidato capolista dell’FPÖ in Bassa Austria, costretto poi a dimettersi, rinunciando ai suoi incarichi politici locali e nazionali. Canzoni finite nel mirino della procura per alcuni versi antisemiti e razzisti che infrangono la NS-Verbotsgesetz, la legge che vieta la ricostituzione del partito nazista.

Non si conosce ancora il nome del membro del Partito Socialdemocratico coinvolto, ma sembra che nella sua abitazione la polizia abbia anche rinvenuto armi detenute illegalmente e memorabilia naziste, tanto che per lui sarebbe scattato l’arresto. L’illustratore sarebbe già stato espulso dall’SPÖ, anche se avrebbe professato la sua estraneità ai fatti contestati. Infatti le illustrazioni da lui realizzate non sarebbero legate alle porzioni di testo incriminate. Però, come se non bastasse, un’altra tegola si abbatte sui Socialdemocratici: sarebbe anche spuntata una fotografia che ritrae Peter Wittmann, altro personaggio di rilievo del partito in Bassa Austria, assieme a una delegazione della confraternita sotto indagine. La foto risale al 1994, quando il socialdemocratico era sindaco di Wiener Neustadt. Fu scattata in occasione di un evento-recital al quale aveva partecipato anche la confraternita “Germania”, che aveva tra l’altro omaggiato il sindaco con una targa, come testimonia la foto in questione. Grida al complotto Peter Wittmann, dichiarando la sua totale estraneità al mondo delle confraternite. Lo scandalo, però, sembra allargarsi a macchia d’olio, arrivando a toccare anche partiti politici molto distanti ideologicamente, dimostrando così la trasversalità dei rigurgiti nazisti, che pervadono ogni insospettabile sostrato della società austriaca. Scopriamo altri dettagli sul nazi-scandalo, sull’illustratore, sulle immagini e sulla reazione del leader socialdemocratico Christian KernContinua a leggere



Canzoni naziste

Lo scandalo delle canzoni naziste con testi antisemiti e razzisti non accenna a placarsi e cadono le prime teste. Alla fine Udo Landbauer, capolista dell’FPÖ in Bassa Austria, è stato costretto a dimettersi. Alle elezioni amministrative di domenica scorsa aveva ottenuto un seggio nel neoeletto parlamento della Bassa Austria, ma ha dovuto rimettere il proprio mandato. A prendere il suo posto è Gottfried Waldhäusl. Come diretta conseguenza della sua rinuncia il 31enne Udo Landbauer sarà anche automaticamente escluso dal Parlamento federale austriaco. Troppe pressioni, troppa eco mediatica. Incolmabile la presa di distanza netta sia del Cancelliere Sebastian Kurz, sia del Presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen. Inaccettabili le parole del libretto adottato nella confraternita “Germania zu Wiener Neustadt”, della quale Landbauer ha fatto parte per 18 anni.

L’opinione pubblica austriaca si è chiaramente schierata a riguardo, punendo l’ultradestra alle elezioni amministrative in Bassa Austria che si sono tenute il 28 gennaio. Ben 150.000 elettori del Partito della Libertà hanno deciso di non andare a votare. La candidata dell’ÖVP Johanna Mikl-Leitner, ex Ministro dell’Interno federale, ha invece ottenuto un successo elettorale senza precedenti, conquistando il 49,6% delle preferenze. Un deludente 14,8% per l’FPÖ, che non riesce a capitalizzare a livello locale il patrimonio di voti conquistati su scala nazionale. Un risultato su cui ha comunque pesato non poco l’affaire delle canzoni naziste. Sostiene di aver fatto un passo indietro per tenere lontano dai riflettori la sua famiglia, Udo Landbauer, ormai da giorni al centro di accesissime polemiche sui media austriaci e assediato a St. Pölten da frotte di giornalisti. Tra le sue prime dichiarazioni la governatrice Mikl-Leitner ha subito messo in chiaro che non avrebbe mai collaborato con Landbauer. Un passo indietro d’obbligo per il capolista dell’FPÖ in Bassa Austria, malgrado il leader del partito e Vice Cancelliere Heinz-Christian Strache abbia cercato in tutti i modi di difenderlo, facendo il possibile per evitare le sue dimissioni e l’autosospensione dall’FPÖ, perché sicuro che Landbauer possa provare la sua estraneità ed innocenza. Dimissioni necessarie, ma giudicate tardive da SPÖ, Verdi e NEOS. Con l’uscita di scena di Udo Landbauer in Bassa Austria l’ultradestra sembra essere sempre più a corto di politici di esperienza. Vediamo cosa hanno detto Heinz-Christian Strache e Sebastian Kurz e scopriamo dettagli ulteriori sulla confraternita “Germania” di Udo LandbauerContinua a leggere



I cori della confraternita nazista

Canzoni naziste con parole antisemite nel 2018. È bufera sull’ultradestra, proprio a ridosso del giorno della memoria. Gravi accuse di antisemitismo colpiscono il candidato di punta dell’FPÖ in Bassa Austria, Udo Landbauer. Nella sua confraternita, “Germania zu Wiener Neustadt”, sarebbe stato adottato un libretto con canzoni naziste. Testi pesantissimi, oltraggiosi, nei quali si dileggiano gli ebrei, si celebrano le atrocità e i crimini nazisti, si glorifica l’olocausto e la Wehrmacht.

Uno scandalo che piove come un macigno sul Partito della Libertà, dal quale è costretto a smarcarsi persino il Cancelliere. “Parole razziste, antisemite e assolutamente ripugnanti”, parole che non possono trovare spazio in Austria, così le definisce Sebastian Kurz, esprimendo via Twitter una ferma condanna e manifestando una netta presa di distanza: “chiunque voglia lavorare al nostro fianco non può usare parole antisemite e di odio contro l’umanità. Il responsabile deve essere individuato e deve risponderne”.

screen shot Twitter

Una seria violazione della Verbotsgesetz (la legge costituzionale che ha bandito il Partito Nazista in Austria e che ne proibisce la ricostituzione). Tanto che la procura di Wiener Neustadt ha aperto un’indagine per accertare se vi sia stata una violazione dei principi della Costituzione. Una brutta disavventura, che proprio non ci voleva per il neonato governo turchese-blu. Senza appello la condanna del Presidente Federale: “Tutti i membri della confraternita dovevano sapere”. Alexander Van der Bellen non crede che il candidato di punta della Bassa Austria Udo Landbauer fosse all’oscuro della glorificazione del Partito Nazista attraverso quelle canzoni. Tutte le forze politiche austriache si sono dichiarate scioccate da quei testi. L’SPÖ ha chiesto le dimissioni di Udo Landbauer. Una lettera aperta a Sebastian Kurz da parte del mondo accademico austriaco invita il Cancelliere a chiudere l’alleanza di governo con l’ultradestra. Durissima anche la reazione della IKG – Israelitische Kultusgemeinde Wien (la Comunità Ebraica di Vienna) per voce del suo Presidente Oskar Deutsch: “L’FPÖ fa assurgere membri delle confraternite libertarie in posizioni e incarichi di rilievo nelle istituzioni federali e nelle amministrazioni regionali. Se Udo Landbauer volesse prendere davvero le distanze da tutto questo dovrebbe dimettersi”.  Per ora il candidato di punta dell’FPÖ è soltanto uscito dalla confraternita della quale ha fatto parte per ben 18 anni ed ha istituito una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità, anche penali. Suonano però poco credibili le sue dichiarazioni secondo cui, nell’arco dei 18 anni di frequentazione della confraternita “Germania zu Wiener Neustadt”, non fosse mai venuto in contatto con quei libretti di canzoni naziste, se non con copie con pagine strappate, o con caratteri anneriti e cancellati. Vediamo insieme alcuni stralci dei testi incriminati, al centro di questo orribile scandaloContinua a leggere