Un concerto punk nel cuore residenziale di Vienna, quasi nel soggiorno di Beethoven. A farlo sono Die Toten Hosen, I pantaloni morti, una band tedesca di Düsseldorf. La particolarità del loro nuovo tour è suonare a domicilio. A Vienna hanno scelto un appartamento al primo piano di un edificio di Alsergrund, il nono distretto, sede di un ostello per studenti. Nelle immediate vicinanze della casa di Beethoven, in Schwarzpanierstraße. Così anche la zona attorno, compresa la limitrofa Türkenstraße, si sono trasformate all’improvviso in uno stadio. Traffico in tilt, note sparate ad alto volume, una folla di giovani che invade tutta l’area circostante. La musica si diffonde dalle finestre illuminate, mentre il frontman Campino, si esibisce in acrobazie da equilibrista, aggrappato agli infissi della finestra di una camera dell’ostello, cantando a squarciagola. Attorno fan in delirio. Un equilibrio precario, quello del vocalist Campino, al secolo Andreas Frege, in bilico tra interno ed esterno, che incita i fan a intonare i successi del gruppo, coinvolgendo da abile contorsionista i supporter vicini e quelli più lontani, al livello strada. Sembra un funambolo, si sporge pericolosamente puntellandosi ora solo con una gamba, ora solo con una mano, dimenandosi come un vero animale da palcoscenico. Un vero happening, con tanto di pubblico sia dentro l’edificio, sia nella via sottostante.
La scelta della band Die Toten Hosen è piuttosto originale. Si tratta di una sorta di concerto segreto, “Geheimkonzert” in tedesco. Il loro Magical Mystery Tour prevede esibizioni in case private, con musica dal vivo suonata in cucina, in cantina, in camera da letto, in giardino. In Islanda hanno scelto un salotto, a Budapest invece un cortile, in Baviera un ospedale. A Vienna la stanza di un appartamento, a un passo dall’abitazione di Beethoven. L’importante è che ci siano vicini tolleranti, perché i decibel sono tantissimi e il concerto non dura certo pochi minuti, ma oltre due ore, tra successi e cover, tra le quali persino una versione rock frenetico di “Azzurro”. Continua a leggere