La stagione dei balli viennesi è nel pieno del suo fitto calendario. Eppure nessuno come l’Akademikerball (Ballo degli Accademici), legato all’FPÖ e all’ambiente delle confraternite universitarie dell’ultradestra, ha lasciato un così lungo strascico di polemiche. Innanzitutto le dimostrazioni organizzate dagli ambienti di sinistra per protesta contro il ballo. Poi il video della polizia, che ha fatto discutere i media austriaci sull’opportunità, o meno di tale documentario postato su YouTube. E ancora la proposta del Ministro dell’Interno Wolfgang Sobotka di riformare le regole delle manifestazioni di piazza, che ha suscitato clamore e che su qualche quotidiano e secondo alcuni esperti sarebbe stata persino definita incostituzionale. A dire il vero ogni anno, in occasione dell’Akademikerball, si scatenano folle di manifestanti che esprimono dissenso e slogan contro l’FPÖ. Un copione già visto più volte, ma che quest’anno ha raggiunto proporzioni senza precedenti. Per arginare le proteste, con ben tre dimostrazioni previste nello stesso pomeriggio, con la partecipazione di oltre 2.000 dimostranti, il dispiegamento della polizia è stato imponente. 2.800 uomini, arrivati da 6 dei 9 Stati federali austriaci, più una massiccia presenza anche di unità WEGA (Wiener Einsatzgruppe Alarmabteilung), le forze speciali antisommossa.
Tantissimi i mezzi e i cellulari muniti anche di computer, tablet e apparecchiature fotografiche, per effettuare controlli ed eventuali procedure di arresto. Un perimetro blindato con transenne e cordoni formati da decine e decine di poliziotti, molti dei quali attrezzati per fronteggiare emergenze, con elmetto e scudo, anche attorno alla Hofburg, il palazzo imperiale, che ospita l’Akademikerball.
L’accesso era consentito solo agli invitati del ballo, ai residenti, ai giornalisti accreditati. Obiettivo: far svolgere le manifestazioni dei contestatori in modo pacifico e ordinato fino al raduno finale a Stephansplatz; consentire al ballo di svolgersi senza difficoltà, facendo arrivare a destinazione i 2.100 invitati; evitare disordini e scontri tra simpatizzanti di opposte fazioni.