Allarme droni a Dubai

Allarme droni all’aeroporto di Dubai. Due voli Emirates sono stati fatti atterrare in strutture aeroportuali limitrofe nella tarda mattinata di ieri. Una precauzione presa dalle autorità emiratine in seguito all’attività sospetta di un velivolo comandato a distanza, nelle immediate vicinanze dello spazio aereo del Dubai International Airport, rimasto chiuso per quindici di minuti, dalle 12:36 e le 12:51.

Dopo gli attacchi a due dei principali impianti petroliferi sauditi di Abqaiq e Khurais lo scorso 14 settembre, nei cieli del Medio Oriente si è diffusa la paura di nuovi attentati. Così, in via precauzionale, i voli Emirates provenienti da Brisbane con stopover a Singapore e da Delhi, entrambi diretti al Dubai International Airport, sono stati deviati e fatti atterrare rispettivamente sul Dubai World Central e sullo Sharjah International Airport.

Una volta cessato l’allarme i voli sono stati subito reindirizzati sul Dubai International Airport, mentre il traffico aereo è ripreso con il suo flusso regolare appena mezz’ora dopo. Scopriamo di più sull’accaduto e su precedenti casi in cui i droni abbiano paralizzato il traffico aereo di DubaiContinua a leggere



Il cielo sopra Vienna

Incidente aereo evitato per un soffio nei cieli di Vienna. Due jet della Austrian Airlines hanno rischiato la collisione a 2000-2500 piedi, approssimativamente 25 Km. a sud dell’aeroporto viennese di Schwechat. È accaduto lo scorso giugno, ma se n’è avuta notizia a distanza di un mese. Un incidente che ha attivato il sistema di allarme TCAS, Traffic Collision Avoidance System, ovvero un dispositivo creato proprio per ridurre collisioni a mezza quota tra velivoli. Coinvolti nello scampato incidente due aeromobili per il trasporto di passeggeri: un Airbus A-319-100 e un Dash 8-400, che hanno affrontato con troppa velocità l’uno la fase di decollo, l’altro quella di atterraggio. L’Airbus A319, volo OS-727 era diretto verso Podgorica in Montenegro, il Dash-8, volo OS-706 era in arrivo da Praga. I piloti hanno eseguito correttamente le manovre e alla fine non c’è stato alcun rischio per i passeggeri a bordo, ma è stato comunque classificato come “incidente serio” ed è stata aperta un’indagine sull’accaduto da parte delle autorità austriache, per approfondire la dinamica. Quel che finora è emerso dall’attività di Austro Control, l’organo di controllo dell’aviazione austriaca, porterebbe a ritenere che si sia trattato di una conseguenza del maltempo di quei giorni di metà giugno che avrebbe reso necessaria l’utilizzazione di rotte diverse da quelle usuali.

Forse l’ordine di curvatura a destra invece di curvatura a sinistra dato al pilota del Dash-8, come risulterebbe dal The Aviation Herald, potrebbe essere la causa della sfiorata collisione. Anche se i dati non sono ancora disponibili, il Kurier ha riportato indiscrezioni che hanno suggerito una distanza molto ravvicinata, forse sui 600 metri, tra i due jet coinvolti, però al momento non si dispone di dati certi. Getta acqua sul fuoco la Austrian Airlines, sentita dal Kurier, che ribadisce che mai vi è stato pericolo per i passeggeri. Peter Thier, Portavoce della Austria Airlines, precisa: “I due piloti hanno agito correttamente, ma l’attivazione del TCAS ha innescato l’obbligo di segnalazione dell’accaduto da parte nostra, pur non essendoci stato di fatto alcun incidente”.

Si è quasi rischiata una tragedia, che forse poteva essere evitata se fosse già stata costruita la terza pista dell’aeroporto di Vienna, un argomento spinoso, che sta animando un accesissimo dibattito interno, con i movimenti ambientalisti che ad oggi bloccano il progetto. Negli ultimi giorni gli obiettivi sono puntati sullo scalo di Schwechat anche per la decisione di EasyJet che, dopo la Brexit, si sta preparando ad aprire una sede europea nella capitale austriaca. Così, per capitalizzare i 90.000 turisti che nell’ultimo anno sono transitati nello scalo viennese, arriva un’ulteriore novità: l’annuncio della nascita di un Besucherzentrum, un Visitair-Center, che verrà inaugurato a settembre. Vediamo di che si tratta

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Vienna: un centro per rifugiati all’aeroporto

La Croce Rossa austriaca gestisce il centro per rifugiati all’aeroporto Schwechat di Vienna. È una struttura che può ospitare fino a 230 migranti. Ora ve ne sono 223, provenienti da Siria e Afghanistan. Sono tutti nuclei familiari che hanno fatto richiesta di asilo in Austria. La vita di questa struttura di accoglienza, però, ha i giorni contati. Sarà chiusa alla fine di ottobre.

Schwechat apertura

Nel frattempo si sta provvedendo alla creazione di un centro che possa accogliere fino a 400 rifugiati, in un’altra area dell’aeroporto.  Continua a leggere