Germania: raid anti-salafita, allarme in Austria

Una maxi operazione anti-terrorismo è stata condotta oggi in Germania. Centinaia di poliziotti sono entrati in azione stamani all’alba. Perquisiti oltre 200 tra moschee, appartamenti, uffici, centri culturali, in ben 10 diversi Stati federali tedeschi. Nel mirino organizzazioni salafite accusate di alimentare il fenomeno dello jihadismo. Bandita in Germania Die wahre Religion (La vera religione) del predicatore radicale Ibrahim Abou-Nagie, che distribuisce gratuitamente per strada copie del Corano attraverso un programma chiamato Lies! (Leggete!). L’accusa è di fare proselitismo e reclutare jihadisti, giovani miliziani pronti a combattere per la guerra santa in Siria e in Iraq, in netto contrasto con l’ordine costituzionale tedesco, con l’idea di comprensione internazionale e diffondendo ideali totalitari.

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Altissimo l’allarme anche in Austria, dove Die wahre Religion opera attivamente. Da tempo è acceso il dibattito legato alla sua messa al bando, ma finora non è stato preso alcun provvedimento concreto. Forse l’operazione portata a segno dalle autorità tedesche potrebbe accelerarne l’eventuale messa al bando anche in Austria.  Continua a leggere

Notte di samba e valzer a Vienna

La stagione dei balli è iniziata a Vienna con il prestigioso gran gala organizzato dalla Croce Rossa. Oltre 2.000 invitati, un evento davvero speciale per la capitale austriaca, che apre il lungo inverno, costellato da oltre 400 appuntamenti ai quali l’alta società e gli appassionati della danza, quasi 300.000 persone, non possono mancare. In questa edizione 2016 del Wiener Rotkreuzball, che ogni anno prevede il gemellaggio con un Paese diverso come in un ideale giro del mondo, Vienna ha incontrato il Brasile. Tra ritmo di samba, coreografie strabilianti, costumi sgargianti che riflettono i colori dei paesaggi tropicali e fiumi di caipirinha, le atmosfere brasiliane si sono mescolate alla tradizione asburgica, fatta di sfarzosi abiti lunghi, valzer sulle note di Strauss e l’immancabile rito della Quadriglia, che si consuma puntualmente a mezzanotte.

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Grazie alla vendita dei biglietti del ballo, con la classica tombola e le moltissime donazioni, arriva linfa vitale per finanziare l’azione della Croce Rossa, che porta avanti progetti e iniziative a sostegno delle persone più bisognose.  Continua a leggere

Vienna aiuta Amatrice, città invisibile

Le città invisibili, raccontate per immagini sul solco di Italo Calvino. Città che non si vedono, ma che esistono, come testimonianza di spazi mentali. Tra queste città spiccano Amatrice e Accumoli, colpite dal terremoto, città che lottano per non scomparire, per non diventare spettrali fantasmi, per non ridursi a mera realtà geografica, devastata dalla furiosa potenza distruttrice del sisma. Città simbolo della sofferenza, della drammatica lotta per l’esistenza, Amatrice e Accumuli, diventano pietra portante della mostra fotografica “Invisible Cities for a Visibile Exposition” che si è aperta qualche giorno fa a Vienna. Assieme alle due città rase al suolo dalla tremenda scossa tellurica che ha colpito l’Italia centrale lo scorso agosto, anche le immagini di Lhasa, città che prega per non sparire in un Tibet sofferente e Bam, città iraniana, quasi cancellata, distrutta anch’essa da un violentissimo terremoto nel 2003.

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Esposti ci sono gli scatti, filtrati attraverso lo sguardo dell’anima, del fotografo Diego Rampoldi. La regia e l’orchestrazione della bellissima performance del vernissage è stata curata da Marco Rossanino. Accanto alla mostra un’iniziativa per raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni terremotate di Marche e Umbria. Un contributo per la ricostruzione, perché il terremoto non le cancelli.  Continua a leggere

Un Pac-Man in autostrada

Pac-Man fa la sua comparsa sull’autostrada austriaca. L’icona stilizzata della creatura sferica di colore giallo brillante, protagonista dei videogiochi negli anni ’80, è stata realizzata da un writer con la vernice spray sull’asfalto. Il graffitaro misterioso ha creato un’immagine formato gigante di Pac-Man, di 12 metri di grandezza, lungo un tratto autostradale della Stiria, il cui manto stradale aveva da poco subito una serie di lavori di ristrutturazione. Il graffito non raffigura solo la gigantografia della creatura gialla, ma anche una serie di puntini e delle ciliegie. Pac-Man, infatti, sempre con la bocca spalancata, mangiava voracemente puntini e frutti più o meno esotici, all’interno di un labirinto. La porzione di asfalto coperta dall’opera dell’anonimo writer ha invaso un’area di 400 metri, occupando tutte e tre le corsie dell’autostrada.

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Immediato l’intervento dell’Asfinag (la Società Pubblica delle Autostrade dell’Austria) che ha rimosso l’enorme graffito con mezzi di pulitura ad alta pressione. Qualche ora di lavoro, per un costo di alcune migliaia di euro.  Continua a leggere

Ungheria: no a legge anti-migranti

Il disegno di legge anti-migranti tanto caldeggiato da Viktor Orban è stato bocciato dal Parlamento ungherese. Il premier magiaro, promotore della riforma contro la ripartizione in quote dei rifugiati imposta dall’Unione europea, non è riuscito a ottenere la necessaria maggioranza qualificata, ossia i due terzi dei consensi, perché l’emendamento costituzionale passasse. Sono stati 131 i voti a favore su un totale di 199 seggi, di cui si compone il Parlamento ungherese. In pratica il 65,8% di sì, appena sotto i 2/3. Un numero tuttavia non sufficiente per una simile modifica costituzionale. I deputati di Fidesz, il partito conservatore nazional-populista di Orban, hanno votato compatti. Sono invece mancati all’appello i voti del partito di estrema destra di deriva xenofoba Jobbik, che all’ultimo hanno negato l’appoggio. È l’ennesimo scivolone che compie Viktor Orban nelle ultime settimane. Un sonoro colpo da incassare per il leader populista, che della lotta ai migranti ha fatto il suo principale cavallo di battaglia. Prima la sconfitta del 2 ottobre scorso al referendum contro la redistribuzione dei rifugiati chiesto dall’Ue, che non ha raggiunto il quorum, ottenendo solo il 43,4%, non superando il 50%.  Adesso è la volta di questa sonora bocciatura, arrivata dal suo stesso Parlamento.

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Viktor Orban esce fortemente indebolito dall’esito della votazione parlamentare. Si presenterà all’Ue con armi spuntate e soprattutto non più come un premier forte di un ampio consenso. Ma L’Ue saprà far tesoro di questa serie di debacle per ridurre a più miti consigli l’Ungheria? E l’Italia andrà al contrattacco, o resterà a guardare?  Continua a leggere

Vienna: brucia il Parlamento

Il Parlamento austriaco è andato a fuoco venerdì mattina. Una densa colonna di fumo nero si è alzata dal tetto dell’edificio dove si radunano i parlamentari per svolgere la loro attività. L’incendio si è sviluppato al mattino presto, attorno alle 6:30. L’allarme è scattato poco dopo, alle 6:40. Nessuna vittima, nessun pericolo per le persone, ma danni per circa 60.000 euro. Il rogo è stato domato nell’arco di un’ora, da settanta vigili del fuoco, giunti con una ventina di automezzi. Secondo quanto dichiarato da Gerald Schimpf, portavoce dei Vigili del Fuoco, le fiamme sono divampate sul tetto, dove si trova il sistema di condizionamento.

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Nessun incendio doloso. All’origine dell’incidente un malfunzionamento tecnico dell’impianto dell’aria condizionata, con l’aggiunta di un errore umano. Una delle due colonne dell’impianto di condizionamento è stata avviluppata da lingue di fuoco ed è andata distrutta. L’edificio del Parlamento, malgrado parte del tetto sia bruciato, è stato riaperto già a partire dalle 8:20, mentre l’ultimo mezzo dei vigili del fuoco se n’è andato verso le 9:00Continua a leggere

Austria: l’ennesimo muro

Lungo il confine con l’Ungheria, a Nickelsdorf, nel Burgenland, sta per essere ultimata la costruzione di una barriera. È l’ennesimo muro eretto nel cuore dell’Europa, con lo scopo di arginare un possibile, nuovo, massiccio afflusso di rifugiati in Austria. Ad opera finita, tra un paio di settimane, si ergerà per una lunghezza di 5 chilometri uno sbarramento realizzato con pannelli di rete metallica, ancorati su basi di cemento. “Questa palizzata servirà a proteggere la frontiera e a gestire in modo più sicuro le fasi di identificazione e registrazione dei migranti, nel caso di nuove ondate -spiega il Vice Direttore della Polizia Nazionale Christian Stella– Si tratta di una barriera piuttosto stabile, che però è possibile rimuovere e spostare con una certa facilità”. Ogni pezzo di cui si compone, pesa 2,5 tonnellate, e può essere spostato e rimosso, a seconda delle necessità, utilizzando un semplice carrello elevatore. Passando il confine con l’Ungheria si nota che parte della palizzata è già stata posizionata. Anche un grande capannone è già stato allestito alla frontiera, dove sono previsti a breve controlli più capillari.

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“Sono in totale 140 i container nei quali saranno effettuate le operazioni di registrazione e dove, se fosse necessario, potranno alloggiare alcune unità dell’esercito, pronte a intervenire in caso di nuove emergenze” dichiara il Vice Direttore Stella. Vi sarà anche la possibilità di far pernottare i rifugiati, se si presentasse la necessità. Anche sul confine con la Slovacchia si stanno preparando sbarramenti a presidio della frontiera. Inoltre un contingente di soldati austriaci è stato mandato in Ungheria, lungo il confine con la SerbiaContinua a leggere

Clown che fanno paura

I “clown horror” arrivano anche in Austria. E scatta la paura. La cosiddetta “clown hysteria” provocata dai pagliacci che spaventano e talvolta assalgono i passanti, si è rapidamente diffusa dagli Stati Uniti in Europa, passando per la Gran Bretagna e giungendo poi anche in Germania e Austria. Il primo avvistamento è avvenuto in Stiria, dove un clown si aggirava con fare minaccioso in un parcheggio, infastidendo i passanti. Poi i primi episodi a Vienna: al binario 2 della stazione ferroviaria di Praterstern dove un pagliaccio dall’aria pericolosa e armato di machete ha spaventato un centinaio di passeggeri in attesa del loro treno, e successivamente nel quartiere Favoriten, con un’apparizione in un parco giochi di un “creepy clown”, forse con un’ascia in mano. Fino all’ultimo caso, la notte di Halloween, quando a Klagenfurt in Carinzia, un pagliaccio sbucato dalla nebbia armato di ascia, ha provocato un incidente stradale, terrorizzando un 19enne alla guida della sua auto, lungo una via municipale. Il giovane di 27 anni travestito da clown, investito dall’automobilista 19enne, era in stato di ebbrezza ed è risultato positivo al test dell’etilometro.

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Tutto è iniziato nella seconda metà di ottobre, con un intensificarsi di apparizioni e assalti con l’avvicinarsi della festa di Halloween. Proprio in occasione dei festeggiamenti del 31 ottobre le autorità federali hanno aumentato controlli e pattugliamenti su tutto il territorio. Molti ritengono che questa escalation di attacchi compiuti da pagliacci, possa essere stata in qualche modo alimentata dai media, che hanno dato molto risalto al fenomeno, creando un vero caso.  Continua a leggere

Austria: banane sicure?

L’Austria come la Repubblica delle Banane. Così alcuni quotidiani austriaci hanno tuonato all’ennesimo rinvio del ballottaggio per le presidenziali, causa colla non idonea sulle buste dei voti postali. Ma le banane che arrivano sulla tavola dei cittadini austriaci sono davvero sicure? E possiamo dirci garantiti dai meccanismi di controllo dell’Ue? La banana è un frutto che contiene antiossidanti, vitamina C, magnesio, che aiuta il rilassamento muscolare, ed è anche ricca di potassio, che contribuisce a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, e di vitamina B6 che favorisce il sonno e il rinnovo cellulare. Un frutto ottimo da consumare nella prima colazione, un’abitudine molto cara agli austriaci. La verità, però, è che per produrre nel modo meno costoso possibile questi frutti, vengono impiegati moltissimi pesticidi. Inoltre i metodi utilizzati per irrorare le piantagioni con tali sostanze, non solo non tengono conto dell’impatto ambientale, ma neppure degli effetti nocivi che possono avere sui coltivatori e anche sul consumatore che poi acquisterà e mangerà quelle banane.

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Non solo quindi si hanno piantagioni i cui prodotti non sono realizzati in modo etico e rispettoso della salute dei coltivatori -spesso sottopagati e sprovvisti di adeguate protezioni come mascherine, guanti e simili- ma anche dell’ambiente e di ciò che poi finisce nel piatto di chi consuma quelle banane.  Continua a leggere

La guerra civile di Strache

“Una guerra civile nel medio termine non è improbabile”. Una frase dalla potenza dirompente, fortemente provocatoria, pronunciata dall’irruente leader della destra radicale Heinz-Christian Strache. Un discorso, il suo, durato mezz’ora, sullo “Stato della Nazione da un punto di vista liberale” (“Rede zur Lage der Nation aus freiheitlicher Sicht”), a Palais Epstein a Vienna, il giorno prima della festa nazionale austriaca. Strache ha lanciato strali contro l’operato del governo federale, della Große Koalition, formata da socialdemocratici e cristiano-democratici, rea a suo dire di errori gravissimi e stagnazione. “La neutralità senza la sovranità sono inconcepibili” ha tuonato Strache, ammonendo che di questo passo verranno lentamente erose entrambe, lanciando stoccate all’Unione europea. Così, nel giorno della festa nazionale austriaca, il 26 ottobre, che celebra la neutralità dell’Austria sancita dalla Costituzione nel 1955, c’è stato un lungo strascico di polemiche per le dichiarazioni e per i toni del capo carismatico dell’FPÖ.

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Parole pesanti, scagliate da Strache anche contro la Cancelliera tedesca Angela Merkel, definita “la più pericolosa donna d’Europa”, colei che a suo dire “ha aperto la via alla più massiccia migrazione di popoli da secoli”. Un’ondata senza precedenti di immigrati -ha incalzato Strache- che si sta dimostrando una vera e propria minaccia per l’Europa”.  Continua a leggere