Un Pac-Man in autostrada

Pac-Man fa la sua comparsa sull’autostrada austriaca. L’icona stilizzata della creatura sferica di colore giallo brillante, protagonista dei videogiochi negli anni ’80, è stata realizzata da un writer con la vernice spray sull’asfalto. Il graffitaro misterioso ha creato un’immagine formato gigante di Pac-Man, di 12 metri di grandezza, lungo un tratto autostradale della Stiria, il cui manto stradale aveva da poco subito una serie di lavori di ristrutturazione. Il graffito non raffigura solo la gigantografia della creatura gialla, ma anche una serie di puntini e delle ciliegie. Pac-Man, infatti, sempre con la bocca spalancata, mangiava voracemente puntini e frutti più o meno esotici, all’interno di un labirinto. La porzione di asfalto coperta dall’opera dell’anonimo writer ha invaso un’area di 400 metri, occupando tutte e tre le corsie dell’autostrada.

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Immediato l’intervento dell’Asfinag (la Società Pubblica delle Autostrade dell’Austria) che ha rimosso l’enorme graffito con mezzi di pulitura ad alta pressione. Qualche ora di lavoro, per un costo di alcune migliaia di euro.  Continua a leggere



Ungheria: no a legge anti-migranti

Il disegno di legge anti-migranti tanto caldeggiato da Viktor Orban è stato bocciato dal Parlamento ungherese. Il premier magiaro, promotore della riforma contro la ripartizione in quote dei rifugiati imposta dall’Unione europea, non è riuscito a ottenere la necessaria maggioranza qualificata, ossia i due terzi dei consensi, perché l’emendamento costituzionale passasse. Sono stati 131 i voti a favore su un totale di 199 seggi, di cui si compone il Parlamento ungherese. In pratica il 65,8% di sì, appena sotto i 2/3. Un numero tuttavia non sufficiente per una simile modifica costituzionale. I deputati di Fidesz, il partito conservatore nazional-populista di Orban, hanno votato compatti. Sono invece mancati all’appello i voti del partito di estrema destra di deriva xenofoba Jobbik, che all’ultimo hanno negato l’appoggio. È l’ennesimo scivolone che compie Viktor Orban nelle ultime settimane. Un sonoro colpo da incassare per il leader populista, che della lotta ai migranti ha fatto il suo principale cavallo di battaglia. Prima la sconfitta del 2 ottobre scorso al referendum contro la redistribuzione dei rifugiati chiesto dall’Ue, che non ha raggiunto il quorum, ottenendo solo il 43,4%, non superando il 50%.  Adesso è la volta di questa sonora bocciatura, arrivata dal suo stesso Parlamento.

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Viktor Orban esce fortemente indebolito dall’esito della votazione parlamentare. Si presenterà all’Ue con armi spuntate e soprattutto non più come un premier forte di un ampio consenso. Ma L’Ue saprà far tesoro di questa serie di debacle per ridurre a più miti consigli l’Ungheria? E l’Italia andrà al contrattacco, o resterà a guardare?  Continua a leggere



Vienna: brucia il Parlamento

Il Parlamento austriaco è andato a fuoco venerdì mattina. Una densa colonna di fumo nero si è alzata dal tetto dell’edificio dove si radunano i parlamentari per svolgere la loro attività. L’incendio si è sviluppato al mattino presto, attorno alle 6:30. L’allarme è scattato poco dopo, alle 6:40. Nessuna vittima, nessun pericolo per le persone, ma danni per circa 60.000 euro. Il rogo è stato domato nell’arco di un’ora, da settanta vigili del fuoco, giunti con una ventina di automezzi. Secondo quanto dichiarato da Gerald Schimpf, portavoce dei Vigili del Fuoco, le fiamme sono divampate sul tetto, dove si trova il sistema di condizionamento.

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Nessun incendio doloso. All’origine dell’incidente un malfunzionamento tecnico dell’impianto dell’aria condizionata, con l’aggiunta di un errore umano. Una delle due colonne dell’impianto di condizionamento è stata avviluppata da lingue di fuoco ed è andata distrutta. L’edificio del Parlamento, malgrado parte del tetto sia bruciato, è stato riaperto già a partire dalle 8:20, mentre l’ultimo mezzo dei vigili del fuoco se n’è andato verso le 9:00Continua a leggere



Austria: l’ennesimo muro

Lungo il confine con l’Ungheria, a Nickelsdorf, nel Burgenland, sta per essere ultimata la costruzione di una barriera. È l’ennesimo muro eretto nel cuore dell’Europa, con lo scopo di arginare un possibile, nuovo, massiccio afflusso di rifugiati in Austria. Ad opera finita, tra un paio di settimane, si ergerà per una lunghezza di 5 chilometri uno sbarramento realizzato con pannelli di rete metallica, ancorati su basi di cemento. “Questa palizzata servirà a proteggere la frontiera e a gestire in modo più sicuro le fasi di identificazione e registrazione dei migranti, nel caso di nuove ondate -spiega il Vice Direttore della Polizia Nazionale Christian Stella– Si tratta di una barriera piuttosto stabile, che però è possibile rimuovere e spostare con una certa facilità”. Ogni pezzo di cui si compone, pesa 2,5 tonnellate, e può essere spostato e rimosso, a seconda delle necessità, utilizzando un semplice carrello elevatore. Passando il confine con l’Ungheria si nota che parte della palizzata è già stata posizionata. Anche un grande capannone è già stato allestito alla frontiera, dove sono previsti a breve controlli più capillari.

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“Sono in totale 140 i container nei quali saranno effettuate le operazioni di registrazione e dove, se fosse necessario, potranno alloggiare alcune unità dell’esercito, pronte a intervenire in caso di nuove emergenze” dichiara il Vice Direttore Stella. Vi sarà anche la possibilità di far pernottare i rifugiati, se si presentasse la necessità. Anche sul confine con la Slovacchia si stanno preparando sbarramenti a presidio della frontiera. Inoltre un contingente di soldati austriaci è stato mandato in Ungheria, lungo il confine con la SerbiaContinua a leggere



Clown che fanno paura

I “clown horror” arrivano anche in Austria. E scatta la paura. La cosiddetta “clown hysteria” provocata dai pagliacci che spaventano e talvolta assalgono i passanti, si è rapidamente diffusa dagli Stati Uniti in Europa, passando per la Gran Bretagna e giungendo poi anche in Germania e Austria. Il primo avvistamento è avvenuto in Stiria, dove un clown si aggirava con fare minaccioso in un parcheggio, infastidendo i passanti. Poi i primi episodi a Vienna: al binario 2 della stazione ferroviaria di Praterstern dove un pagliaccio dall’aria pericolosa e armato di machete ha spaventato un centinaio di passeggeri in attesa del loro treno, e successivamente nel quartiere Favoriten, con un’apparizione in un parco giochi di un “creepy clown”, forse con un’ascia in mano. Fino all’ultimo caso, la notte di Halloween, quando a Klagenfurt in Carinzia, un pagliaccio sbucato dalla nebbia armato di ascia, ha provocato un incidente stradale, terrorizzando un 19enne alla guida della sua auto, lungo una via municipale. Il giovane di 27 anni travestito da clown, investito dall’automobilista 19enne, era in stato di ebbrezza ed è risultato positivo al test dell’etilometro.

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Tutto è iniziato nella seconda metà di ottobre, con un intensificarsi di apparizioni e assalti con l’avvicinarsi della festa di Halloween. Proprio in occasione dei festeggiamenti del 31 ottobre le autorità federali hanno aumentato controlli e pattugliamenti su tutto il territorio. Molti ritengono che questa escalation di attacchi compiuti da pagliacci, possa essere stata in qualche modo alimentata dai media, che hanno dato molto risalto al fenomeno, creando un vero caso.  Continua a leggere