Il Parlamento austriaco è andato a fuoco venerdì mattina. Una densa colonna di fumo nero si è alzata dal tetto dell’edificio dove si radunano i parlamentari per svolgere la loro attività. L’incendio si è sviluppato al mattino presto, attorno alle 6:30. L’allarme è scattato poco dopo, alle 6:40. Nessuna vittima, nessun pericolo per le persone, ma danni per circa 60.000 euro. Il rogo è stato domato nell’arco di un’ora, da settanta vigili del fuoco, giunti con una ventina di automezzi. Secondo quanto dichiarato da Gerald Schimpf, portavoce dei Vigili del Fuoco, le fiamme sono divampate sul tetto, dove si trova il sistema di condizionamento.
Nessun incendio doloso. All’origine dell’incidente un malfunzionamento tecnico dell’impianto dell’aria condizionata, con l’aggiunta di un errore umano. Una delle due colonne dell’impianto di condizionamento è stata avviluppata da lingue di fuoco ed è andata distrutta. L’edificio del Parlamento, malgrado parte del tetto sia bruciato, è stato riaperto già a partire dalle 8:20, mentre l’ultimo mezzo dei vigili del fuoco se n’è andato verso le 9:00. Continua a leggere