Conigli contro uova

La Pasqua in Austria vale 60 milioni di euro, tra conigli di cioccolato, dolciumi e uova, di cioccolato e non.

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Hanno fatto affari d’oro soprattutto gli allevatori avicoli: oltre 50 milioni di uova di gallina sono stati venduti per essere dipinti, o usati colorati per decorazioni, o consumati, sodi come prevede la tradizione pasquale. In Austria, infatti, a Pasqua non ci sono solo uova di cioccolata da mangiare, ma anche uova vere, colorate, utilizzate a fini decorativi. Un consumo che tradotto in numeri equivale a livello nazionale a 6 uova pro capite. Continua a leggere



Al via la stagione del gelato in Austria

Nella giornata europea del gelato artigianale in Austria prende il via la stagione del gelato. Ufficialmente la primavera è già arrivata, ma il clima sembra ancora molto simile a quello invernale, con temperature tutt’altro che tiepide, nuvole e pioggia sempre in agguato.

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Ogni corporazione austriaca inaugura la bella stagione, dai caffè, ai giardini, alle birrerie. Per le strade già dal 21 marzo è un tripudio di tavolini e sedie all’aperto, mentre quei bar e ristoranti che li hanno aprono finalmente i loro cortili, giardini e spazi esterni.  Continua a leggere



Vienna si stringe a Bruxelles, mentre cresce il timore di altri attacchi

Vienna si stringe a Bruxelles. Candele accese, mazzi di fiori e un biglietto: “La nostra compassione. Noi non cederemo alla paura!” Vienna 2016 (“Unser Mitgefühl. Wir geben der Angst nicht nach!” Wien 2016). Così, appena poche ore dopo gli attentati, Vienna offre il suo tributo alle vittime degli attacchi di Bruxelles. Mostrando solidarietà, ma anche risoluta determinazione a non soccombere al terrore.

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Immediatamente dopo gli attacchi in Belgio, a Vienna è stata subito rafforzata la sicurezza all’aeroporto internazionale di Schwechat, con la presenza di forze di polizia aggiuntive per effettuare ulteriori controlli ai check in e per presidiare meglio tutta l’area aeroportuale. Sicurezza rafforzata, quindi, ma è già da tempo che l’allarme è alto e i controlli intensificati.  Continua a leggere



L’acqua di Vienna? È la più buona che ci sia

Basta aprire il rubinetto e farla scorrere appena un istante per avere immediatamente un’acqua fresca di sorgente. Siamo a Vienna, città che va fiera della sua acqua perché arriva dalle catene montuose delle Alpi della Stiria e della Bassa Austria. Il tragitto dalle montagne alla capitale viene coperto in 36 ore, senza l’uso di pompe e seguendo le più strette normative in materia. Tanto preziosa l’acqua viennese, da essere, unico caso al mondo, tutelata persino dalla Costituzione.

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La capitale austriaca viene rifornita ogni giorno da 400.000 metri cubi di acqua, che giungono in città attraverso due linee di acquedotti che raccolgono acqua di sorgente nelle aree attorno a Schneeberg, Rax, Schneealpe e Hochschwab. Nel suo tragitto verso Vienna l’acqua fluisce e alimenta alcuni impianti idroelettrici. Un percorso che genera 65 milioni di chilowattora di energia.  Continua a leggere



Il tetto sui richiedenti asilo in Austria è illegittimo?

Il tetto imposto dall’Austria sul numero di richiedenti asilo è o non è illegittimo? Da un lato il limite di 37.500 imposto per il 2016 dalle autorità austriache sul numero dei richiedenti asilo sembrerebbe non contravvenire alcuna norma dell’Unione Europea, secondo uno studio commissionato dal governo federale austriaco del quale ha dato notizia la Reuters. Dall’altro, però, il Presidente della Corte Costituzionale austriaca, Gerhart Holzinger, sembra aver definito il tetto massimo imposto dall’Austria illegittimo e incostituzionale, secondo quanto pubblicato dalla stampa austriaca.

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Il dibattito è acceso e controverso. Il Cancelliere austriaco Werner Faymann (SPÖ) ha più volte chiesto alla Germania di introdurre a sua volta un tetto massimo giornaliero sul numero di richiedenti asilo. Anche il Vice Presidente Reinhold Mitterlehner (ÖVP) ha ribadito che la cosiddetta “rotta balcanica” deve rimanere chiusa. Nell’arco del 2015 l’Austria, un Paese con 8,5 milioni di abitanti, ha ricevuto 90.000 richieste di asilo. Continua a leggere



La ricetta per essere felici? A Vienna la offre una mostra

Che cosa ci rende felici? O almeno un po’ più felici? Che cos’è la felicità? Come possiamo raggiungerla? Sono solo alcune delle domande alle quali tenta di dare una risposta la mostra The Happy Show, del famoso designer Stefan Sagmeister, in corso a Vienna al MAK, il Museo di Arti Applicate, fino al 28 marzo.

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The Happy Show si traduce in un percorso, articolato, interattivo, che fa compiere al pubblico un vero e proprio tour attraverso i vari ambienti, piani e angoli più remoti del museo, inclusi ascensori e bagni. Un giro avvincente per provare a capire cosa ci renda felici e come possiamo avvicinarci il più possibile nella nostra vita quotidiana alla tanto agognata felicità. La mostra è bellissima, piena di immagini che sono un vero e assoluto piacere per gli occhi e per la mente. Ma tutti sono avvertiti, nessuno uscirà dal MAK con la ricetta della felicità in tasca. Di certo, però, si lascerà il museo divertiti e un pizzico più felici.  Continua a leggere



Austria: il rap di Lugner, candidato presidente a 83 anni

Richard Lugner, l’ottantatreenne eccentrico magnate austriaco, famoso soprattutto per portare ospiti famose e talvolta discusse al Ballo dell’Opera, ha da poco lanciato sul web un video con una canzone rap a supporto della sua campagna per le presidenziali austriache.

screen shot da Facebook

screen shot da Facebook

Lugner, personaggio del jet set viennese, ama stupire con iniziative provocatorie. Tra le sue battute trasgressive l’aver definito Kim Kardashian molto noiosa quando l’ha avuta sua ospite al palco del Teatro dell’Opera, in occasione del ballo del 2014.

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Un inedito finale di partita a Vienna

L’opera più significativa di Samuel Beckett, Finale di partita, rivive in modo inedito in una mostra che è un’anteprima della rappresentazione teatrale che seguirà alla fine di aprile. Le sculture esposte saranno parte integrante dello spettacolo teatrale che avrà luogo il 29 e il 30 aprile.

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L’autrice è la regista, attrice e performer Monica Giovinazzi, che da anni anima il panorama teatrale viennese. Monica utilizza materiali poveri, filo di ferro, garza, vestiti usati. Le sue sculture sono quasi oggetti trovati designati ad arte, che ricordano il concetto di ready-made di duchampiana memoria. Nei lavori di Monica Giovinazzi sembrano convivere la forza dell’anti-arte dadaista e l’espressionismo astratto. Il risultato di questi allestimenti scultorei per la sua rappresentazione di Finale di partita, è un happening che vive e si trasforma con la presenza attiva del pubblico.  Continua a leggere



Spot anti-rifugiato in Afghanistan, niente asilo in Austria

Il governo di Vienna sta per lanciare una campagna pubblicitaria per dissuadere i rifugiati provenienti dall’Afghanistan dal richiedere asilo in Austria per motivi economici. “I trafficanti di esseri umani mentono, informatevi! Niente asilo in Austria per motivi economici” esordisce così lo spot, che si ripropone di funzionare come deterrente per migliaia di afghani disperati in cerca di standard di vita migliori sul territorio austriaco. Il battage pubblicitario prevede spot sui social media e in tv, ma anche poster e cartelloni pubblicitari per le strade. Un vero bombardamento mediatico su Facebook, in televisione, per le strade di cinque tra le maggiori città dell’Afghanistan, sugli autobus della capitale Kabul, su oltre un migliaio di siti web afghani, per far diminuire drasticamente all’origine il numero di migranti e far capire loro che in Austria non riceveranno un caloroso benvenuto.

 BMI / Alexander Tuma

BMI / Alexander Tuma

“L’Afghanistan rappresenta il primo passo di questa campagna pubblicitaria -spiega il Ministro dell’Interno federale austriaco Johanna Mikl-Leitner– ma a mano a mano verranno aggiunti altri Paesi”.  Continua a leggere



Girare film a Vienna, un business che vale milioni

Gli ultimi due anni, prima con Mission Impossible Rogue Nation e poi con Spectre, l’ultimo film di James Bond, sono stati per la Vienna Film Commission a dir poco memorabili. Tom Cruise e Daniel Craig hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla capitale austriaca. Girare film a Vienna o in altri stati dell’Austria come il Tirolo, è stato un business milionario. Tra il 2014 e il 2015, a fronte di 3 milioni di euro stanziati, grazie a fondi resi disponibili dal Ministero Federale dell’Economia, Vienna ha ricevuto in cambio investimenti stranieri pari a 28 milioni di euro.

Vienna Film Commission

Vienna Film Commission

“In questo conteggio di denaro non viene incluso quanto viene speso in pubblicità -mi spiega Marijana Stoisits Direttrice della Vienna Film Commission- quando il film esce nelle sale, quando viene mostrato in tv, o quando viene commercializzato su dvd. Esperti di pubbliche relazioni sostengono che il valore in termini di pubblicità è di 100 milioni di euro”.  Continua a leggere