Austria: vietato velo integrale al lavoro

In Austria il divieto di indossare sul posto di lavoro il velo islamico integrale, quello per intenderci che lascia scoperti solo gli occhi, non è un atto discriminatorio. Lo ha stabilito qualche giorno fa la Corte Suprema di Giustizia austriaca (Der Oberste Gerichtshof), che ha respinto il ricorso di una donna musulmana, dipendente di uno studio notarile, licenziata per essersi rifiutata di non indossare più il velo integrale al lavoro. La motivazione della sentenza pone l’accento sul principio del volto scoperto, quale elemento essenziale alla base delle regole della comunicazione interpersonale in Austria. Impossibile, per la Suprema Corte austriaca, comunicare tra superiori e sottoposti, tra collega e collega, tra impiegati e clienti, senza avere il volto ben visibile.

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Vietare di portare il velo integrale non è discriminatorio. Di conseguenza l’ostinato rifiuto della donna di togliere il velo integrale nello studio nel quale era impiegata è stato giudicato motivo di giusta causa per il suo licenziamento.  Continua a leggere

Italiana e donna, il capo del team di Fisica di Linz

Oggi è la festa della donna e questa storia è il modo migliore per celebrarla. È un tributo ad Alberta Bonanni, italiana, professoressa universitaria, a capo di un team di ricerca nel Dipartimento di Fisica dell’Università Johannes Kepler di Linz in Austria. Un’eccellenza italiana nel campo della fisica, un settore normalmente dominato dagli uomini. Il gruppo da lei guidato, formato da 5 donne e 5 uomini, è molto internazionale, con ricercatori che provengono da 10 diversi Paesi del mondo.

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C’è una dottoranda che arriva dall’Italia, ma c’è anche chi proviene da Spagna, Ucraina, Romania, India, Cina, Messico, Francia, Germania e Austria.  Continua a leggere