Emirati-Israele più vicini

Nel giorno in cui il primo volo commerciale da Tel Aviv ad Abu Dhabi diventa realtà, gli Emirati approvano una risoluzione a sostegno degli Abraham Accord, firmati alla Casa Bianca il 15 settembre scorso. A proporre la risoluzione lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché sovrano di Dubai.

Al tempo stesso le autorità emiratine hanno avviato le procedure costituzionali per promulgare un decreto federale che ratifichi l’accordo di pace. L’intesa è destinata a portare comprensione, pacifica coesistenza e stabilità nell’intera regione mediorientale, alimentando un clima di cooperazione. L’avvio del dialogo e della collaborazione tra gli Emirati ed Israele punta anche a dare impulso all’economia, creando nuove  opportunità in ambito scientifico e tecnologico, e al tempo stesso a dare vita a relazioni sempre più strette, foriere di interscambi commerciali e turistici sempre maggiori.

Gli accordi sono espressione dei principi di tolleranza e moderazione che ispirano da anni la leadership emiratina. Il primo collegamento aereo tra i due Paesi ha avuto luogo il 31 agosto scorso, quando un velivolo della El Al ha trasportato una delegazione israelo-statunitense da Tel Aviv ad Abu Dhabi, in occasione della prima visita diplomatica tra i due Paesi. Scopriamo insieme chi era a bordo del primo aereo commerciale della Etihad lungo la rotta Tel Aviv-Abu Dhabi e quanti voli siano previsti in un prossimo futuro tra Emirati e Israele. 

Una delegazione composita in missione per 3 giorni

A viaggiare sul primo aereo di linea tra i due Paesi, un 787 Dreamliner della Etihad, sono state personalità di spicco di settori strategici dell’industria israeliana. C’erano alti rappresentanti del turismo, dell’aviazione, operatori del trasporto merci e figure di primo piano del mondo manageriale, della comunicazione e dei media, tutti in missione commerciale nella capitale emiratina. Una trasferta esplorativa per conosce gli Emirati e sondare le possibili opportunità di affari. La tratta è stata inaugurata ieri dalla Etihad, la prima compagnia aerea dell’area del Golfo a collegare Israele agli Emirati Arabi Uniti dopo la normalizzazione delle relazioni diplomatiche sancita dagli Abraham Accord. Il volo EY9607 è atterrato all’aeroporto Ben Gurion alle 7:00 del mattino, ora locale, per ripartire tre ore dopo alla volta di Abu Dhabi. La delegazione israeliana farà ritorno a Tel Aviv il 21 ottobre. 

28 voli a settimana da e per Israele

Il Ministro dei Trasporti israeliano ha reso noto che tra i vari accordi siglati con gli Emirati vi è quello di programmare 28 voli diretti a settimana di collegamento tra i due Paesi.

Inoltre, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sta per far concretizzare un accordo turistico con gli UAE che prevede 10 voli cargo a settimana e un numero illimitato di servizi con l’aeroporto Ramon, vicino alla rinomata località balneare di Eilat, destinazione turistica di grande attrazione sul Mar Rosso. Altrettanto Israir ed El Al stanno pianificando di volare negli Emirati, sebbene non sia stata ancora fissata alcuna data per l’inizio dell’operatività dei servizi.

Un sito web in ebraico

Israele al momento non compare ancora tra le destinazioni della compagnia aerea emiratina Etihad e allo stesso modo non risultano ancora disponibili i biglietti aerei. È però stato creato un sito web interamente in ebraico proprio per far fronte alle richieste del mercato israeliano. Destinata a cambiare e migliorare anche la politica dei visti tra i due Paesi. I rapporti con gli Emirati favoriranno anche i collegamenti con l’area dell’Asia e del Pacifico, soprattutto occidentale, aprendo la possibilità di attivare tratte più brevi e usufruire di scali presso gli aeroporti emiratini che permettono di ridurre i tempi e velocizzare le tratte.

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