Dubai sotto la pioggia

Cosa si nasconde dietro le abbondanti piogge che hanno colpito gli Emirati Arabi Uniti? Negli ultimi giorni temporali violentissimi si sono abbattuti su tutto il Paese, causando allagamenti e incidenti. Le precipitazioni atmosferiche sono un fenomeno meteorologico non insolito con l’avvicinarsi dell’inverno. Certamente alcuni degli acquazzoni degli ultimi anni hanno come causa i cambiamenti climatici, che hanno interessato anche l’area del Golfo.

Però dal Ministero dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici hanno fatto sapere che questa ondata di maltempo è abbastanza normale per la stagione ed è provocata da piogge e perturbazioni che stanno investendo il Mediterraneo. Novembre è spesso caratterizzato da piovosità, ma vedere gli Emirati quasi sommersi dall’acqua è pur sempre un’anomalia.

Non tutto però sembra dipendere dai naturali fenomeni meteorologici. La copiosità delle ultime precipitazioni avrebbe come concausa l’inseminazione delle nuvole, in inglese cloud seeding, ovvero una tecnica chimica di modifica delle nubi per provocare artificialmente i temporali. Scopriamo di più su questa tecnica con cui è possibile creare pioggia artificialeContinua a leggere

Dubai e la cupola Made in Italy

Nel sito di Expo 2020 è stata completata la cupola di Al Wasl Plaza. Un monumento iconico che resterà come segno architettonico distintivo di Dubai. Il pezzo finale, costituito dalla calotta di metallo intrecciato, è stato realizzato dall’impresa italiana Cimolai Rimond.

La scenografica copertura del cuore pulsante del sito di Expo 2020 si trasformerà in un gigantesco schermo panoramico immersivo a 360 gradi, il più grande del mondo, sul quale saranno proiettate immagini e filmati che arricchiranno l’esperienza del pubblico dell’Esposizione Universale di Dubai.

La cupola di Al Wasl Plaza è uno degli elementi più importanti delle strutture permanenti di Expo 2020 che resteranno in eredità all’emirato. Scopriamo insieme qualche curiosità in più su questa spettacolare opera architettonica “Made in Italy”. Continua a leggere

Japan Unlimited

La mostra Japan Unlimited è una finestra spalancata sul Paese del Sol Levante. Installazioni, opere, fotografie e video arte che vedono esposti, fianco a fianco, artisti giapponesi, austriaci, italiani e inglesi. Il cuore di Vienna, con il suo centro culturale e museale del MuseumsQuartier, si apre al Giappone, rendendolo così più decifrabile e vicino. Un modo per celebrare con una mostra d’arte i 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Vienna e Tokyo. Le immagini sono potenti e il continuo gioco di rimandi tra l’estetica occidentale e quella orientale contribuisce a mettere a confronto i limiti e la libertà di azione di una critica rivolta alla società contemporanea e alla politica.

Due i concetti portanti della cultura giapponese da cui si dipana tutta la mostra: tatemae, il comportamento che si basa sulle aspettative della comunità, e honne, i sentimenti che non vengono mostrati pubblicamente. Japan Unlimited si ripropone di analizzare in quale misura questi due principi giochino un ruolo nell’arte giapponese contemporanea, di come influenzino e ridisegnino le forme, condizionando il linguaggio artistico. Un percorso suggestivo, pieno di opere d’arte incisive e intrise di provocazione e senso critico, che attraverso immagini a tratti accattivanti, a tratti solo apparentemente rassicuranti, a tratti dal forte impatto visivo, mette in luce quanto l’arte debba combattere per superare i limiti imposti dalla censura.

Censura che non ha risparmiato nemmeno la mostra Japan Unlimited, almeno in Giappone, suscitando polemiche per la presenza di voci fuori dal coro, fuori dagli schemi, di artisti controversi per il proprio messaggio difficilmente imbrigliabile all’interno di una logica di contiguità al potere politico costituito. Scopriamo di più su alcuni degli artisti, tra cui due italiani che vivono tra l’Italia e l’AustriaContinua a leggere

Libano, studenti in piazza

In Libano gli studenti scendono in piazza. La rivolta contro l’intera classe politica giunge così alla terza settimana. Sono centinaia, universitari e ragazzi di liceo. Affollano le strade, con le loro grida e i loro cori. Chiedono a gran voce un futuro migliore e maggiori opportunità. È la volta dei giovani libanesi che non vogliono arrendersi a corruzione e nepotismo, che non intendono più assistere impotenti di fronte a sperperi di denaro pubblico sottratto alla comunità per l’arricchimento personale di pochi.

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Manifestano pacificamente, scandendo con fermezza i loro slogan: “Vai popolo mio e calpesta, calpesta con i tuoi piedi e schiaccia il governo e il parlamento”. Vogliono bloccare le istituzioni, dai ministeri al potere giudiziario, dai servizi pubblici alle società di telecomunicazioni, percepiti come inefficienti e prezzolati. Ma i blocchi messi in atto dai dimostranti non sono rivolti ai cittadini, bensì ai politici dei quali si vuole l’uscita di scena senza alcuna distinzione tra partiti di governo e opposizioni. E proprio le opposizioni vengono accusate di strumentalizzare i moti popolari a proprio vantaggio, con l’obiettivo di guadagnare maggior peso in parlamento. Gli studenti hanno invaso copiosi non solo la capitale Beirut, ma anche molte città libanesi, da Akkar e Tripoli, nel nord del Paese, alle città costiere di Jounieh e Jbeil, da villaggi montani come Sofar, a Bekaa nella parte meridionale, comprese Nabatieh e Sidone. Scopriamo altri particolari sulla protesta degli studenti libanesi e gli elementi che hanno scatenato la rivoltaContinua a leggere

Expo 2020 e le mascotte

L’Esposizione Universale di Dubai ha le sue mascotte. Latifa e Rashid sono i volti ufficiali dell’Expo 2020. Una bambina emiratina di otto anni e suo fratello di nove. Diventeranno sempre più familiari con il passare del tempo grazie alle campagne pubblicitarie di cui saranno protagonisti.

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Assieme ai due bambini vi sono anche tre robot, Alif, Opti e Terra, anch’essi mascotte del mega evento internazionale. I tre robot incarnano lo spirito avveniristico di questa edizione dell’Expo, tutta incentrata sull’innovazione e la tecnologia. Ciascun robot rappresenta uno dei tre sotto temi dell’esposizione, Opportunità, Mobilità, Sostenibilità. Alif, infatti, arriva dalla prima lettera dell’alfabeto arabo; Opti proviene dalla parola Opportunità e Terra deriva dal latino. Scopriamo insieme qualche curiosità in più sulle mascotte dell’Expo 2020Continua a leggere