In Austria c’è molto scetticismo nei confronti dei Bitcoin e delle criptovalute in genere. Un terzo degli austriaci vorrebbe persino che venissero proibiti, mentre finora solo il 4% dice di averli usati per acquisti, o transazioni. Anche se a Vienna esiste una startup che ha creato i cosiddetti Bitcoin verdi, ovvero amici dell’ambiente, e circa un anno fa ha aperto i battenti in pieno centro la prima “banca in Bitcoin”, il rischio frodi sembra ancora frenare il diffondersi di una cultura delle criptovalute.
Un consistente 14% di austriaci dice di non averne mai sentito parlare, malgrado i Bitcoin, sia pur con qualche inevitabile fluttuazione, continuino a macinare record su record e abbiano fatto il loro ingresso anche nel mondo della finanza, con i recenti scambi sui futures. Il 31% degli austriaci si dice addirittura favorevole a un loro eventuale bando. Una sostanziale sfiducia, caratterizzata dal sospetto e dalla scarsa conoscenza delle cryptocurrency. Il rischio di perdere i propri investimenti per l’azione di cybercriminali è ancora fonte di preoccupazione e forse è alla base della scarsa presa su larga scala di Bitcoin & Co. Questo è il quadro che emerge da un recente sondaggio pubblicato dal quotidiano Der Standard. Vediamo insieme come si compone il campione intervistato e quali altre curiosità emergano sul modo in cui i Bitcoin vengono percepiti in Austria.
A chi interessano i Bitcoin?
Uno su cinque del campione di 608 austriaci intervistati, tutti al di sopra dei 16 anni di età, ha dichiarato di manifestare interesse verso le criptovalute. Ad essere attirati da Bitcoin ed Ethereum sono più gli uomini che le donne, e molto più i giovani degli anziani. Infatti, ad usare cryptocurrency sono soprattutto coloro che hanno tra i 30 e i 49 anni. In questo range di età l’8% degli austriaci interpellati per il sondaggio ha detto di aver già lavorato con i Bitcoin, mentre nella fascia tra i 16 e i 29 anni solo il 4%. La generazione degli over 50, invece, non adopera affatto le criptovalute.
Cosa spaventa delle criptovalute?
Tra gli scettici ciò che spaventa di più sono le truffe, che mettono in allarme il 50% degli austriaci intervistati. Inoltre il 46% ritiene che le transazioni e gli affari fatti con cryptocurrency siano illegali. Solamente il 15% li considera un’alternativa ai contanti. Per il 19%, invece, Bitcoin, Ethereum e le criptovalute rappresentano una realtà interessante per il loro essere svincolati dagli individui ed essere indipendenti dalle istituzioni. Al di là di chi guarda con favore, o con sospetto ai Bitcoin, oltre un terzo del campione ascoltato non ha un’opinione a riguardo. E coloro che sono interessati hanno una conoscenza decisamente maggiore delle cryptocurrency di chi, al contrario, li ha solo sentiti nominare, ma non li ha mai adoperati.