La cantina degli orrori

Il regista Ulrich Seidl ha esplorato spesso l’animo umano, andando a scavare a fondo, in quel gorgo oscuro dove si nascondono orrore e perversione. Il suo capolavoro, il durissimo Canicola, che lo ha consacrato nel 2001 all’attenzione del grande pubblico, è un viaggio sotto la luce abbacinante di un torrido agosto viennese che illumina e scandaglia in modo spietato quelle cavità malate dell’inconscio, dove si annidano malvagità, crudeltà, pensieri distorti, ossessioni, violenza. La mostra “Im Keller” im Keller (“In cantina” in cantina) è una discesa agli inferi, non solo metafisica, ma anche fisica.

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Si scendono scale ripide per raggiungere i sotterranei della galleria d’arte GPLcontemporary, in un palazzo antico del centro storico di Vienna. E già nel raffinato gioco di parole del titolo, voluto dal curatore Marcello Farabegoli, si crea un unicum tra le fotografie e il luogo dove vengono esposte, ovvero il basamento di un bellissimo spazio espositivo.  Continua a leggere