It’s only Life, il musical Off-Broadway di New York a Vienna

Storie di vita urbana: passioni, amori, paure, sogni, desideri, successo, illusioni e disincanto, al ritmo incalzante della grande città. It’s only Life è un musical Off-Broadway di John Bucchino, che sbarca a Vienna portando con sé una ventata d’America, nel solco della tradizione più alta del musical d’oltreoceano.image

E a Vienna, nel delizioso Kunst im Prückel, un piccolo teatro del centro che ha davvero il sapore Off-Broadway, ma con un tocco tipicamente austriaco, le vibrazioni e le emozioni non sono mancate. 

Compositore e musicista statunitense, raffinato e pluripremiato, John Bucchino ha scritto canzoni interpretate e riprese da personaggi del calibro di Liza Minnelli e Art Garfunkel. Bucchino è capace di regalare al pubblico emozioni sul filo delle note.

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C’è New York in It’s only Life, c’è introspezione ma anche leggerezza, a tratti si esplora il lato oscuro dei sentimenti con testi spesso pervasi da una sottile vena di umorismo, si mettono a nudo vulnerabilità e difetti con la stessa enfasi con cui si celebrano esaltanti ed estatiche passioni. Bucchino disegna con pochi tratti l’intimità dei singoli personaggi, con intelligenza e raffinatezza, attraverso canzoni dai testi ben scritti, composte in maniera impeccabile e interpretate con uno stile che ricorda la versione più nobile del cabaret.

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Si respira tanto amore per il teatro in It’s only Life, e le associazioni tematiche più di quelle narrative e contestuali fanno da ponte tra i vari brani, con l’effetto di accendere i riflettori sulla vita, analizzandola in tutte le sue sfaccettature.

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Chiedo a Ludovico Lucchesi Palli, giovane produttore di It’s only Life, perché mai abbia scelto di portare a Vienna questo musical: “A me interessano di più i musical Off-Broadway e vorrei presentarli in Europa, dove sono ancora meno conosciuti. Mi piacerebbe produrre cose che non sono necessariamente mainstream”. Una scelta di qualità, che ha pagato, registrando il sold out nella serata della prima. “Mi piacciono anche l’operetta e il teatro di prosa -mi spiega Ludovico- anche se confesso che il modo di raccontare storie che preferisco è quello del musical”.

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Eccezionale anche il cast, composto da giovani cantanti, tutti dotati di straordinaria potenza vocale e presenza scenica.

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Grande talento interpretativo Michael Green, soprattutto in “A Contact High”, sempre in perfetta armonia con il pianista Ronald Sedlaczek, che accompagna con le sue note queste variegate storie di vita urbana, sottolineandone alti e bassi e imprimendo loro quel ritmo che ricorda il pulsare di una città che non dorme mai.

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Magnifica performance per Oliver Wejwar che tocca vette dal guizzo comico nel brano “Painting My Kitchen”, ma che sa anche rendere con grande umanità le recriminazioni scatenate dalla fine di una storia d’amore in “On My Bedside”.

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Brave Vanessa Ehmann e Sandra Bell che sanno dominare il palcoscenico con grazia e voci magnifiche.

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Anche Sam Madwar sa esprimere bene i tormenti e le incertezze di un amore appena nato con vis interpretativa.

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Il musical sarà ancora in scena la settimana prossima, con tre repliche previste da martedì 1 marzo, fino a giovedì 3 marzo.

 

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