Il gemello del David conquista Dubai

Punta sul Gemello del David di Michelangelo del Padiglione Italia la nuova campagna pubblicitaria dell’Expo 2020 Dubai. Un tributo al nostro Paese e al suo padiglione, tra i più visitati dell’Esposizione Universale, con oltre 600mila visitatori e 6 milioni di contatti virtuali tra canali social e sito. La ri-produzione, realizzata con stampante 3D in resina acrilica poi ricoperta da uno strato di polvere di marmo di Carrara, diventa protagonista indiscussa dell’avvenimento più importante del mondo campeggiando sui cartelloni pubblicitari disseminati lungo le autostrade di Dubai.

“Have you seen David?” (“Avete visto David?”). Se non lo avete ancora fatto vi siete persi l’esperienza più straordinaria dell’Expo, sembra sottintendere la pubblicità. Avete tempo fino alla fine di marzo 2022. E che l’Italia abbia un ruolo centrale lo testimoniano le molte iniziative di cui è promotore il Padiglione Italia che in questo momento sono dedicate a innovazione e settore educativo. Attività e progetti che si ripropongono di creare future sinergie in tutta l’area del Medio Oriente, Nord Africa e Sud dell’Asia.

Tante le personalità internazionali e della politica italiana che si sono avvicendate nel nostro padiglione nazionale. Tra tutte spicca lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Primo Ministro e Vice Presidente degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai, accompagnato in tour da Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia a Expo. Scopriamo di più sulle presenze illustri e sulle tante iniziative volte a promuovere l’Italia, la sua creatività e il suo saper fare.  Continua a leggere

Scuola digitale per bimbi rifugiati

Dubai lancia un programma educativo digitale, “the digital school”, per garantire l’istruzione ad un milione di bimbi rifugiati. Un’iniziativa che nell’arco di cinque anni punta a fornire un diploma accreditato a bambini arabi svantaggiati che avranno così l’opportunità di frequentare importanti università internazionali. Un progetto patrocinato dalla Mohammed bin Rashid Global Initiatives, che fa capo allo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai. Proprio nel mese di novembre 20.000 ragazzini hanno iniziato il loro percorso formativo con un primo programma pilota che terminerà ad agosto 2021. Avranno accesso a materiale didattico digitale, disponibile in lingua araba, uniformato a programmi scolastici internazionali. L’istruzione è alla base della crescita di nuove generazioni capaci di affrontare le grandi sfide del domani. Dubai e la sua leadership credono in un futuro che investa nei giovani e nella loro preparazione, a dispetto delle condizioni sociali.

In questo momento gli alunni di molti Paesi sono passati alla didattica a distanza e all’e-learning a causa della pandemia. 1,6 miliardi di persone sono state lasciate senza scuola in 190 Paesi. Ma i ragazzi rifugiati non hanno le stesse opportunità. Il Covid-19 ha ulteriormente accresciuto il divario esistente tra chi è benestante e chi versa nell’indigenza o scappa dalla guerra. Secondo le Nazioni Unite vi sono tra i 30 e i 34 milioni di bambini rifugiati nel mondo. Lo scorso giugno i campi profughi non disponevano di mezzi tecnologici e infrastrutture adatti all’insegnamento digitale ma, sempre secondo l’agenzia internazionale, anche prima del coronavirus i ragazzi rifugiati avevano un basso tasso di scolarizzazione e un’incidenza due volte maggiore nell’abbandono scolastico. Molti passi avanti sono stati fatti, tanto che il numero di iscrizioni ai corsi scolastici è salito del 63% nell’istruzione primaria e del 24% in quella secondaria. Maggiormente a rischio l’educazione delle adolescenti. Il 20% delle ragazze che frequentano l’istruzione secondaria, infatti, non potrà tornare a scuola soprattutto a causa del Covid. Vediamo insieme quando avrà inizio il programma di scuola digitale vero e proprio e quali sono le università internazionali che Dubai intende coinvolgere.  Continua a leggere