Expo, la pilota di jet reale e l’Italia

La Sheikha Mozah Al Maktoum, prima donna pilota di Emirates e capitano della flotta aerea della Polizia di Dubai, rivoluziona l’aviazione emiratina. Ospite d’onore all’iniziativa “The Flying Society” organizzata da Leonardo, è arrivata a Expo 2020 Dubai a bordo dell’elicottero Leonardo AW139. La Sceicca è atterrata al terminal per elicotteri di nuova concezione realizzato da Leonardo con il partner emiratino Falcon Aviation Services all’interno del sito dell’Esposizione Universale. La giovane pilota della casa reale di Dubai esordisce in italiano catturando l’attenzione del pubblico: “Grazie a Leonardo per invitarmi qui oggi”. Appare a suo agio davanti alla folta platea che si è riunita per l’occasione nell’anfiteatro del Padiglione Italia, sicura di sé come quando è in volo, al comando degli aeroplani con cui solca i cieli. La sua narrazione è coinvolgente.

Ha capito che volare era la sua passione quando aveva appena 12 anni, lei stessa lo descrive come “un incontro casuale e un amore a prima vista”, anzi al primo volo, che ha cambiato inaspettatamente la sua vita. A 17 anni era già alla Oxford Aviation Academy per imparare a pilotare jet, costretta a lavorare più dei suoi colleghi uomini e senza alcuno sconto per la sua posizione sociale. Con la sua storia avvincente ha aperto la strada a tante altre ragazze affascinate dall’idea di pilotare aerei, un mestiere che tradizionalmente viene considerato appannaggio esclusivo degli uomini. Pioniera del cielo, la Sheikha Mozah, cugina del Principe ereditario Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, con la sua scelta non convenzionale è diventata paladina dell’uguaglianza di genere, riuscendo ad imprimere un nuovo corso all’aviazione negli Emirati, come racconta nel suo intervento: “Spero davvero che il mio percorso possa essere d’ispirazione e incoraggiamento a tutte le giovani donne che stanno cercando la loro strada”. Scopriamo di più sulla Sheikha Mozah Al Maktoum, Leonardo e il futuro dell’aviazione, destinata nei prossimi anni a cambiare radicalmente la vita e la mobilità nelle nostre città.  Continua a leggere

Vita da COVID19 a Dubai

Quarantena da COVID-19 con regole più rigide. A Dubai la Polizia rilascia un permesso ogni tre giorni per l’acquisto di cibo e farmaci. Presentare più richieste di quelle consentite sarà inutile perché verranno respinte. Si possono prelevare contanti all’ATM solo ogni 5 giorni. Per farlo non ci si può impiegare più di un’ora e deve essere scelto l’ATM più vicino al proprio domicilio. Non sono più possibili permessi d’uscita per visite mediche. Però, andando alla voce emergenze, è possibile ottenere un’autorizzazione in caso di reale urgenza medica.

Sarà la Polizia a stabilire automaticamente l’orario in cui autorizzare gli spostamenti attraverso il proprio sistema digitale, evitando così assembramenti, o sovraffollamenti in determinati supermercati. Formulato anche un decalogo per le consegne a domicilio. Il distanziamento sociale continua ad essere applicato ovunque. Sempre obbligatorio per tutti indossare mascherine e guanti. L’opera di sterilizzazione della città prosegue e altrettanto le misure restrittive che nelle ultime ore sono state ulteriormente inasprite. Sembra probabile che il regime di quarantena prosegua fino al Ramadan, che inizierà il 23 aprile e durerà fino al 23 maggio. Vediamo cosa cambia per le consegne a domicilio e l’iniziativa pensata per chi perda il lavoro a causa della crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirusContinua a leggere

COVID19, a Dubai è coprifuoco

A Dubai è coprifuoco 24 ore su 24. Il permesso per uscire di casa lo rilascia solo la polizia attraverso un sito web dedicato (www.dxbpermit.gov.ae). Per arginare il diffondersi del coronavirus a Dubai viene imposto uno strettissimo regime di quarantena, per le prossime due settimane, con possibili ulteriori proroghe. L’intera città viene sottoposta ad un’accurata opera di disinfezione che richiederà molti giorni per il suo completamento.

Le drastiche misure restrittive del movimento imposte dal cuore commerciale, turistico e tecnologico degli Emirati sono state rese necessarie per arginare i contagi e sterilizzare il più possibile ogni strada e ogni area pubblica dell’emirato. Ad oggi i casi confermati di COVID-19 nel Paese sono 2.659, 12 i decessi e 239 le persone guarite. La procedura per ottenere il permesso è molto veloce e si svolge interamente online. Vediamo insieme come la Polizia di Dubai rilasci il permesso e quali informazioni sia necessario fornireContinua a leggere

Vienna, stop all’alcol

La lotta all’alcol a Vienna inizia da Praterstern, parola del futuro sindaco, il socialdemocratico Michael Ludwig. Scatta così il bando del consumo di bevande alcoliche in tutta l’area ed è la prima volta che accade in un luogo pubblico a Vienna. Obiettivo: incrementare il senso di sicurezza per i viaggiatori che vi transitano, combattere gli episodi di microcriminalità e disincentivare lo stazionamento dei senzatetto. Una decisione molto sofferta per l’amministrazione comunale, frutto di annosi dibattiti. Troppi però, secondo la polizia, gli ubriachi, gli spacciatori e i vagabondi, soprattutto di notte. Come già è accaduto in altri snodi ferroviarie austriaci anche a Praterstern entrerà in vigore il bando del consumo di bevande alcoliche, nella zona della stazione e in quella limitrofa, attorno alla famosa ruota del Prater, uno dei simboli più conosciuti della città ed uno dei principali polmoni verdi entro la cinta urbana.

Un provvedimento necessario, dice l’amministrazione municipale (SPÖ e Verdi), ancora guidata dal sindaco Michael Häupl, perché malgrado gli sforzi fatti molti dei problemi sono generati proprio dal consumo di alcol da parte di barboni e piccoli delinquenti. Un metodo, già sperimentato in Austria, che punta ad eradicare una delle fonti principali della sensazione di insicurezza percepita da chi in quell’area vi abita e dagli oltre 300.000 passeggeri che utilizzano su base quotidiana questo efficientissimo snodo ferroviario, vero gioiello dei trasporti viennesi. Secondo i dati diffusi dalla polizia i casi di microcriminalità legati all’abuso di alcol nei primi tre mesi di quest’anno sono stati tra i 40 e i 50.

Si tratta di “una sfida quotidiana” per i poliziotti, come sottolinea il Capo della Polizia di Vienna Gerhard Pürstl. “Sono tante le persone che bivaccano ubriache nell’area attorno alla stazione di Praterstern, ecco perché occorre iniziare proprio ad intervenire sul consumo di bevande alcoliche” rilancia Gerhard Pürstl. Non sono mancate voci critiche sull’iniziativa dell’amministrazione comunale definita, soprattutto da esponenti dei Verdi, come un “provvedimento populista”. Anche per i NEOS la decisione dell’amministrazione è puro populismo, un atto di facciata non risolutivo. Vediamo insieme la situazione a Praterstern, dati alla mano, e scopriamo quale iniziativa social abbiano inventato alcuni giovani viennesiContinua a leggere