Thiem, l’olimpo può attendere

Il sogno di Dominic Thiem agli Internazionali d’Italia si infrange sotto i colpi potenti e precisi di Novak Djokovic. Il tennista che Thomas Muster ha già definito suo erede, ha tenuto con il fiato sospeso la sua Austria. Per 48 ore ha fatto credere davvero possibile l’approdo in finale. Poi però, in soli 59 minuti di gioco il serbo annienta il giovane avversario in due set, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi: 6-1 6-0. Come dirà lo stesso Nole, la sua migliore partita di sempre su terra rossa. La vittoria contro il favorito Rafa Nadal ha fatto illudere i fan austriaci e ha fatto perdere lucidità al 23enne della Bassa Austria. Thiem non gestisce l’emozione di aver sconfitto, giocando in modo eccezionale, lo spagnolo “re della terra rossa”. Quel Nadal che lo aveva battuto a Barcellona e a Madrid, proprio pochi giorni prima del match di Roma. Una rivincita che dà alla testa, che annebbia la mente. Arriva deconcentrato alla partita della vita, il giovane tennista austriaco, quella partita che poteva consacrarlo di diritto nell’olimpo dei grandi, lui che è già settimo nella classifica ATP.

Di fronte a Thiem un Djokovic in stato di grazia, che negli ultimi tempi non è mai stato così straordinariamente preciso, vigile e reattivo. Così l’avventura a Roma per Dominic Thiem si ferma alla semifinale, il suo miglior piazzamento di sempre agli Internazionali di tennis al Foro Italico. Il giorno prima del loro incontro, avevo parlato con entrambi. Rafael Nadal sembrava lievemente incerto, ammetteva che la partita con Thiem si preannunciava “molto aperta e dura”, proprio perché l’austriaco stava attraversando “un buon momento di forma, mostrando un gioco in netta crescita”. Altrettanto cauto, ma molto motivato sembrava Dominic, sicuro di un miglioramento della sua forma, sebbene reduce da un incontro faticoso e molto combattuto, contro l’americano Sam Querrey, che ha venduto cara la pelle. “Il match contro Querrey è stato molto difficile, sarebbe anche potuto finire in modo diverso. Sam ha giocato veramente bene dall’inizio alla fine. E sono contento di essere riuscito a contrastarlo con altrettanti colpi potenti”. L’arma letale di Dominic Thiem è il suo rovescio a una mano sola, potentissimo. Forte anche il suo dritto, ottima la sua difesa. Contro Rafa Nadal tutto ha funzionato a meraviglia, Thiem è stato una vera macchina da guerra, mantenendo potenza, controllo, gioco veloce e piena lucidità.

Ancora fresco del match di Madrid, che ha visto prevalere lo spagnolo, ecco cosa mi ha raccontato il tennista austriaco alla vigilia della partita al campo centrale del Foro Italico contro il re della terra rossa: “Sarà incredibile incontrare di nuovo Nadal. È la prima volta che mi capita di giocare con lui in un lasso di tempo così breve. A Barcellona e a Madrid sono state due belle partite, speriamo che questa sia ancora più bella”, sottintendendo la volontà di fare una grande provaContinua a leggere