Expo, la pilota di jet reale e l’Italia

La Sheikha Mozah Al Maktoum, prima donna pilota di Emirates e capitano della flotta aerea della Polizia di Dubai, rivoluziona l’aviazione emiratina. Ospite d’onore all’iniziativa “The Flying Society” organizzata da Leonardo, è arrivata a Expo 2020 Dubai a bordo dell’elicottero Leonardo AW139. La Sceicca è atterrata al terminal per elicotteri di nuova concezione realizzato da Leonardo con il partner emiratino Falcon Aviation Services all’interno del sito dell’Esposizione Universale. La giovane pilota della casa reale di Dubai esordisce in italiano catturando l’attenzione del pubblico: “Grazie a Leonardo per invitarmi qui oggi”. Appare a suo agio davanti alla folta platea che si è riunita per l’occasione nell’anfiteatro del Padiglione Italia, sicura di sé come quando è in volo, al comando degli aeroplani con cui solca i cieli. La sua narrazione è coinvolgente.

Ha capito che volare era la sua passione quando aveva appena 12 anni, lei stessa lo descrive come “un incontro casuale e un amore a prima vista”, anzi al primo volo, che ha cambiato inaspettatamente la sua vita. A 17 anni era già alla Oxford Aviation Academy per imparare a pilotare jet, costretta a lavorare più dei suoi colleghi uomini e senza alcuno sconto per la sua posizione sociale. Con la sua storia avvincente ha aperto la strada a tante altre ragazze affascinate dall’idea di pilotare aerei, un mestiere che tradizionalmente viene considerato appannaggio esclusivo degli uomini. Pioniera del cielo, la Sheikha Mozah, cugina del Principe ereditario Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, con la sua scelta non convenzionale è diventata paladina dell’uguaglianza di genere, riuscendo ad imprimere un nuovo corso all’aviazione negli Emirati, come racconta nel suo intervento: “Spero davvero che il mio percorso possa essere d’ispirazione e incoraggiamento a tutte le giovani donne che stanno cercando la loro strada”. Scopriamo di più sulla Sheikha Mozah Al Maktoum, Leonardo e il futuro dell’aviazione, destinata nei prossimi anni a cambiare radicalmente la vita e la mobilità nelle nostre città. 

Una porta sempre aperta per le donne nel volo

Nel suo discorso la Sheikha Mozah Al Maktoum ripercorre le tappe storiche dell’aviazione, iniziando con i fratelli Wright nel 1903. 12 secondi in volo che sono rimasti scolpiti nella storia. Prosegue citando le tante donne i cui nomi non vengono generalmente ricordati ma che hanno impresso una svolta importante al settore aereo: da Élisabeth Thible nel 1784, prima donna ad alzarsi in volo su un pallone aerostatico ad aria calda a Madame Blanchard, tra il 1810 e il 1820, nominata prima Capo dei servizi aerei da Napoleone e poi Aeronauta della Restaurazione Luigi XVIII. Ma i nomi di eroine del volo che nel corso del ‘900 hanno aiutato a trasformare l’industria dell’aviazione sono tanti. “Quando mi alzo in volo a 39mila piedi di altezza avverto su di me il peso della loro eredità e la responsabilità che questo comporta, facendo in modo che la porta rimanga ben aperta per le nuove generazioni di donne che vogliano intraprendere una carriera professionale nell’industria dell’aviazione” aggiunge la Sheikha Mozah Al Maktoum. 

Donna, emiratina, giovane, artefice di una rivoluzione

Vivere in un Paese come gli Emirati Arabi Uniti che offre opportunità e incoraggia chiunque ad intraprendere la propria strada, un Paese che ha trasformato il mai fatto prima in un imperativo categorico che accompagna ogni decisione di una leadership visionaria è all’origine della storia della giovane pilota reale emiratina. Duro lavoro, fatica, perseveranza, “andare avanti anche quando l’opzione più semplice sarebbe stata quella di mollare”. Sono questi i consigli che Sheikha Mozah Al Maktoum vuole dare alle giovani donne che desiderano intraprendere una carriera in settori che possono aiutare la crescita e lo sviluppo degli Emirati. La prima donna ad essere Capitano della flotta aerea della Polizia di Dubai è stata lei, la pilota reale. Adesso però non è più la sola, al suo fianco vi sono altre due donne insignite dello stesso grado.

“Prima una, poi due e adesso tre. Se continuiamo a crescere come la sequenza di Fibonacci in mostra qui al Padiglione Italia, preparatevi ad assistere ad una vera rivoluzione dell’aviazione” rilancia la Sheikha Mozah Al Maktoum. In un’ottica di responsabilità e di impegno la giovane pilota di casa Al Maktoum nel 2019 ha fondato SHEHANA (Woman in Aviation Association), l’Associazione delle Donne nell’Aviazione, per favorire un percorso a tutte le giovani donne interessate ad una carriera nell’aviazione e per incrementare il numero di donne presenti nell’industria aerea che offre opportunità non solo come piloti. La pandemia, che ha duramente colpito il settore aereo, ha reso l’esordio dell’associazione SHEHANA non facile, ma i segnali di ripresa ci sono tutti e l’aviazione, uno dei pilastri dell’economia di Dubai e degli Emirati, è lì a testimoniare reattività, competitività, capacità di reagire alle sfide globali. Il messaggio della Sheikha Mozah Al Maktoum è chiaro: gli Emirati puntano sulle donne e intendono coinvolgerle come protagoniste della società del futuro. 

Seguire le proprie passioni senza rinunce

Nicoletta Iacobacci, Global Technologies and Ethics Advisor, intervenuta all’evento “The Flying Society” organizzato da Leonardo sottolinea: “Il mio messaggio è per le ragazze e le donne in generale: abbracciate la tecnologia e la scienza perché non è solo un’opportunità di studio e carriera. Oggi è un dovere” e con un’azione di sensibilizzazione nelle scuole e nelle università Iacobacci ritiene che sia possibile per le ragazze compiere scelte in ambiti tecnologici o scientifici senza dover rinunciare ad avere figli o crearsi una famiglia.

Per Iacobacci la diversità rafforza la creatività e “bisogna dare la passione alle giovani generazioni, soprattutto alle ragazze”.

La società del futuro sarà volante

Dovremo abituarci a considerare il volo come parte integrante della vita che ci attende nei prossimi anni. Nella società del futuro l’esperienza del volo sarà sempre più caratterizzata da servizi di urban mobility e air mobility sicuri, smart, multi-modali e sostenibili.

“Credo che i tre temi chiave di Expo -Opportunità, Sostenibilità, Mobilità- racchiudano perfettamente le promesse e le sfide dell’aviazione che vogliamo approfondire” ha detto Valerio Cioffi, Direttore generale di Leonardo, intervenendo all’evento “The Flying Society”. Leonardo ha una posizione di leadership nell’aviazione civile e militare consolidata nell’arco di quasi cent’anni e intende mantenerla anche in questa nuova era, “con un investimento costante in tecnologie innovative e disruptive” aggiunge Cioffi. L’iniziativa organizzata al Padiglione Italia è la testimonianza “del nostro ruolo, della nostra partnership con gli UAE, rappresentata da infinite attività passate, non è da trascurare la pattuglia Al Fursan, un esempio di collaborazione non solo in termini di prodotti ma di capacità di volo acrobatico che può creare le basi di una partnership futura, con un Paese che è leader del settore dell’aviazione”. La rivoluzione è già in atto e “l’elicottero smart che Leonardo già fa con la famiglia di AW139, 169, 189 e anche modelli più piccoli come i 109 sono già diventati macchine evolute e già rispondono a questo concetto di essere smart per l’advanced mobility” mi racconta Roberto Garavaglia, Senior Vice-President Strategy and Innovation in Leonardo per il settore elicotteristico. Elicotteri che prima di tutto devono essere sicuri e “smart perché possiedono sistemi di bordo che permettano di navigare con precisione, anche in condizioni di tempo avverso, con il ghiaccio, o bassa visibilità”, sottolinea Garavaglia. A cambiare l’aviazione civile sono anche gioielli tecnologici come l’AW609 di Leonardo, l’unico convertiplano di questo tipo che “sarà certificato tra pochissimo” mi racconta Garavaglia che per l’implementazione di una mobilità elettrica urbana prevede tempi leggermente più lunghi in quanto occorrerà creare un’infrastruttura che al momento non esiste. Questi nuovi mezzi a propulsione ellettrica, infatti, non si integreranno nelle infrastrutture esistenti, sarà invece necessario crearne di nuove. 

Big Data e IA anche nell’aviazione militare

Leonardo è leader anche nell’aviazione militare ed esistono già molte forme di collaborazione con l’Aviazione Militare italiana. “La collaborazione sta andando avanti da tempo, a partire dall’introduzione del sistema integrato di addestramento 346 all’interno della forza armata” mi racconta il Generale Luigi Casali, Capo di Stato Maggiore del Comando Scuole Aeronautica Militare. “Una vera e propria partnership con Leonardo oggi è la nuova scuola che stiamo realizzando a Decimomannu, l’International Flight Training School, dove cerchiamo di andare a valorizzare la tecnologia e la regione, che è ideale per fare l’addestramento al volo avanzato. Quindi una sinergia che ci consentirà di creare un centro di eccellenza che sfrutta appieno le potenzialità che la tecnologia ci offre, per andare a incontrare requisiti ed esigenze dei nostri reparti operativi”. Casali sottolinea anche quanto big data e Intelligenza Artificiale abbiano già un impatto sull’addestramento: “La tecnologia è lì, diciamo che l’abbiamo già introdotta. In parte stiamo già usufruendo di live virtual constructive technologies per generare in maniera costo-efficace gli scenari complessi di cui abbiamo bisogno. Il futuro è big data e intelligenza artificiale, tutti elementi facilitatori che necessitano di essere approfonditi per capire se sia possibile creare un percorso di addestramento customizzato sulle caratteristiche della persona. Penso che sia una visione a medio-lungo termine, ma è qualcosa su cui sicuramente dobbiamo lavorare”.

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