Dubai, aspettando l’Expo

L’economia di Dubai è in ripresa, tanto che per il 2021 si prevede una crescita del 4%, resa possibile dal modo in cui l’emirato ha saputo rispondere alla pandemia. Risaliti nel mese di febbraio i settori non legati agli idrocarburi, con un aumento della produzione in ambiti quali costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio. La città continua ad essere aperta agli affari e al turismo, confermandosi una delle destinazioni più sicure del mondo, sebbene il regime restrittivo dovuto al coronavirus ancora in vigore in molte parti del mondo stia penalizzando viaggi e turismo. L’intero ecosistema dell’ospitalità dell’emirato si avvale di misure sanitarie rispondenti a rigidi standard di sicurezza. Proprio per questo Dubai riesce ad attrarre non solo turisti sul mercato domestico, con una tendenza consolidata delle cosiddette “staycation” da parte dei residenti, ma anche su quello regionale, nell’area del Golfo e del Medio Oriente, e su quello internazionale. L’aeroporto di Dubai è tra i più trafficati del mondo. Hub internazionale, con più di 146 città in 80 Paesi serviti da 56 compagnie aeree, mantiene saldamente una posizione dominante in questa delicata fase di ripresa per il settore dell’aviazione. Il governo di Dubai ha dato sostegno ad imprese e commercio varando 4 pacchetti di incentivi per mitigare gli effetti del Covid-19, stanziando in totale 1,85 miliardi di dollari. Nella capacità di reagire alla pandemia dimostrata dall’emirato sta giocando un ruolo fondamentale la campagna di vaccinazione di massa, rapida e incisiva. Infatti agli oltre 120 centri distribuiti su tutto l’emirato sono state anche istituite due unità mobili che si spostano nella città coprendo 11 diverse aree, con una decina tra infermieri e personale medico. Ad un mese dalla loro istituzione le unità mobili hanno già distribuito vaccini a 7.688 persone.

L’obiettivo delle autorità di Dubai è riuscire a vaccinare il 100% della popolazione entro la fine dell’anno, in prospettiva di Expo 2020. Recentemente nelle strutture gestite dall’Autorità Sanitaria di Dubai (Dubai Health Authority) possono essere vaccinati anche i cittadini dei Paesi del GCC, purché in possesso dell’Emirates ID, il documento d’identità emiratino. Vediamo insieme in che modo la recente attività fieristica in presenza, ripresa a Dubai a partire da dicembre, rappresenti una sorta di prova generale per testare la macchina organizzativa prima dell’importante appuntamento dell’Expo. 

Un banco di prova per Expo 2020

Gulfood, la più grande fiera agroalimentare del Medio Oriente, che si è tenuta nella seconda metà di febbraio, per la sua complessità ha rappresentato una prova generale per l’Esposizione Universale.

Badge e accrediti distribuiti digitalmente, assenza di punti di registrazione in fiera per limitare le occasioni di stretto contatto, contingentamento dei visitatori negli stand e nei padiglioni, distanziamento sociale di 2 metri, degustazioni di cibo solo con monoporzioni, obbligo di indossare le mascherine, sanificazione degli ambienti e gel igienizzante per la disinfezione delle mani distribuito ovunque. La presenza di un centro sanitario attrezzato anche per effettuare tamponi e PCR test eseguiti con regolarità ad espositori e addetti ai lavori completavano l’offerta delle strutture ricettive del World Trade Centre, dove tra l’altro, esiste anche un centro di vaccinazione anti Covid-19. Un’organizzazione impeccabile che ha fatto della sicurezza un imperativo categorico. Dopo il lockdown dell’aprile 2020 e alcuni mesi di interruzione le fiere sono riprese all’inizio di dicembre a Dubai. 

Con Israele una solida e proficua collaborazione

A metà febbraio, in concomitanza con Gulfood, ad Abu Dhabi ha avuto luogo anche Idex, la Conferenza ed Esposizione Internazionale della Difesa. Ad entrambe le fiere era prevista la partecipazione di Israele che però ha annullato all’ultimo momento. Malgrado questa duplice cancellazione la cooperazione tra Emirati e Israele continuerà.

“Ad inizio aprile ci sarà CyberTech Global che è una grande manifestazione israeliana che invece di aver luogo a Tel Aviv quest’anno si svolgerà a Dubai -racconta Nicola Lener, Ambasciatore d’Italia ad Abu Dhabi- È significativo ed è anche un segno dei tempi, oltre che della fiducia nel contesto sanitario degli Emirati, e un riflesso degli sviluppi che ci sono stati sul fronte internazionale con gli accordi della scorsa estate”. Per gli Abraham Accord si è trattato solo di una temporanea battuta d’arresto imposta principalmente dal coronavirus.

L’arrivo del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, nella sua prima visita ufficiale negli Emirati oggi è la conferma di una cooperazione che prosegue con sempre maggiori implicazioni diplomatiche ed economiche. “Gli Emirati si confermano come un grande crocevia, un Paese all’insegna della connettività, che poi è anche il grande tema di Expo” prosegue Nicola Lener.

A meno di 7 mesi dall’Expo

L’Expo 2020 di Dubai ha subito uno slittamento di un anno. Si terrà a partire dal primo ottobre 2021 e terminerà il 31 marzo 2022. “Non ci sono dubbi sul fatto che Expo si farà quest’anno, dopo 12 mesi di rinvio, che è stato anche un sacrificio per gli organizzatori e per i partecipanti, per le sovrapposizioni che questo slittamento ha comportato” dice l’Ambasciatore Lener. Unica incognita l’afflusso di pubblico in presenza. “Gli organizzatori sono fiduciosi, anche noi vedendo che effettivamente si sta tornando gradualmente alla normalità -sottolinea Lener- Credo che ci siano le condizioni perché sia una manifestazione di successo, sebbene più pensosa di come la si era immaginata e concepita in precedenza, alla luce di questa esperienza della pandemia”. Secondo l’Ambasciatore Lener Expo 2020 sarà “però sempre una manifestazione all’insegna dell’incontro, della condivisione, della riflessione comune sulle modalità per affrontare insieme le grandi sfide globali, e la pandemia è una di queste, mettendo al servizio della comunità internazionale anche la capacità di innovare”. E proprio l’innovazione è essenziale per risolvere alcuni dei principali problemi che affliggono il mondo contemporaneo, da quelli sanitari, al tema dell’inclusione. 

Expo 2020 Dubai e l’Italia

L’Expo 2020 genererà un notevole impulso per l’economia di Dubai, facendo da volano per il turismo, tanto domestico quanto internazionale. Un appuntamento importante anche per il nostro Paese. “Per l’Italia che declina la partecipazione all’insegna della bellezza, con il motto ‘La bellezza connette le persone’, sarà anche l’occasione per incrociare i temi della presidenza G20 che quest’anno sta esercitando, in un momento molto delicato, soprattutto nella fase in cui si sta iniziando a vaccinare la popolazione mondiale” dice l’Ambasciatore Lener. Il G20 si articola in una serie di incontri istituzionali ed eventi speciali che culminano nel Vertice dei Capi di Stato e di Governo il 30 e 31 ottobre 2021. Un incontro di dialogo e discussione tra i leader globali sui temi più urgenti dell’economia, primo fra tutti la pandemia, che punta a rafforzare la collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. “People, Planet, Prosperity” sono i tre pilastri interconnessi che orienteranno l’azione del G20 a presidenza italiana, in un contesto profondamente segnato dalla pandemia. “Quindi c’è questa grandissima sfida che riguarda non soltanto i nostri Paesi ma tutta l’umanità ed è uno sforzo che tutti dobbiamo compiere per fare in modo che tutti abbiano la possibilità di essere vaccinati” conclude Nicola Lener.

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