Sacher to go contro la crisi

A Vienna la Sachertorte è a portar via. Così il lussuoso Hotel Sacher combatte la recessione provocata dalla pandemia. Una postazione da asporto, il “Sacher Drive-In”, consente l’acquisto veloce delle prelibate torte al cioccolato, rimanendo comodamente in macchina. Il chiosco mobile, a norma anti-covid, si trova sul marciapiede all’entrata dell’hotel, sul lato opposto al Teatro dell’Opera, in uno dei punti più caratteristici e trafficati del centro storico della capitale austriaca.

by D. Fontanella

A gestirlo, tra gli altri, anche il portiere Uwe Kotzendorfer, diventato ormai un’istituzione. In questo periodo, però, non vi sono frotte di turisti che si accalcano, né lunghe code per poter entrare nei raffinati e sontuosi saloni. L’Hotel Sacher, che continua ad essere a gestione familiare, ha una clientela prevalentemente internazionale.

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Le presenze straniere rappresentano il 92% dei 23.000 pernottamenti annuali dell’albergo, che offre camere tra i 400 e i 2.300 euro a notte in bassa stagione, come ha dichiarato alla stampa l’amministratore delegato Matthias Winkler, subentrato alla suocera nel 2015 nella proprietà e gestione di questo gioiello dell’ospitalità viennese. L’hotel ha risentito molto della crisi economica innescata dal coronavirus. Si stima che per tornare a fatturare come in epoca pre-covid saranno necessari almeno tre o quattro anni. Scopriamo di più sull’Hotel Sacher, sulle sue squisite torte e sugli effetti economici della pandemia. 

 

by D. Fontanella

Un business di lusso a conduzione familiare

Sopravvissuto a due guerre mondiali, ad altri periodi recessivi e ad una bancarotta nel 1934, l’Hotel Sacher sta pagando a caro prezzo i lockdown e le restrizioni del movimento che hanno impedito a milioni di persone di poter viaggiare. L’anno scorso, infatti, l’Austria è stata la destinazione preferita da 46 milioni di turisti, con 153 milioni di pernottamenti.

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Il turismo e l’industria del divertimento rappresentano assieme il 15% del PIL austriaco. Nei primi sei mesi del 2020 hanno registrato perdite ingenti che hanno sfiorato punte dell’80%. Se a fine anno si registrasse un calo dei ricavi nell’ordine del 50% rispetto al 2019, le perdite del settore ammonterebbero attorno ai 14 miliardi di euro. Vienna ha subito un vero tracollo, con un calo dei turisti del 73% a luglio e solo il 23% dei posti letto disponibili occupato, una sensibile differenza rispetto al 66,5% del luglio 2019. Già a fine maggio, dopo 10 settimane di chiusura, aveva fatto scalpore l’iniziativa delle suite dell’Hotel Sacher trasformate in pop up restaurant. 152 tra suite e camere a disposizione dei clienti per tre ore ad un costo di 45 euro a persona a colazione e 75 euro a persona a pranzo o a cena.

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Uno stratagemma di marketing per attrarre clientela viennese, spingendola a provare le leccornie dell’Hotel Sacher servita di tutto punto da un maggiordomo personale. Gli 800 lavoratori dell’hotel sono attualmente in part time e usufruiscono dei sussidi statali stanziati dal governo federale per far fronte alla recessione. Ma a metà settembre la situazione era talmente grave che il proprietario e amministratore delegato Matthias Winkler aveva annunciato il licenziamento di 140 dipendenti del gruppo, 105 dell’hotel viennese (un quarto della forza lavoro), 35 dell’albergo di Salisburgo (il 15% degli impiegati). A fronte del 25-30% del normale fatturato non era sostenibile per la proprietà mantenere intatto il numero dei posti di lavoro. Non toccati dai tagli del personale, invece, gli addetti dello stabilimento che produce le famose torte al cioccolato. 

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Una torta regale

La Sachertorte è stata inventata nel luglio 1832 da Franz Sacher per il principe Klemens von Metternich. Al tempo Franz era solo un apprendista pasticcere che si trovò a sostituire il titolare per la realizzazione di un dessert per un’occasione speciale. Elemento principale del dolce è il cioccolato, di cui il principe Metternich era molto ghiotto. La torta è costituita da due strati di pan di Spagna al cioccolato, con al centro un velo di confettura di albicocche, il tutto ricoperto da una spessa glassa di cioccolato fondente. Una torta che va servita assieme a panna montata non zuccherata.

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La Sachertorte di Sacher viene spedita in tutto il mondo, all’interno della sua caratteristica scatola rossa, e costa tra i 50 e i 60 euro. Adesso è possibile acquistarla anche presso il Sacher Drive-In, passando al volo in macchina e pagando con carta di credito. 

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2 risposte a “Sacher to go contro la crisi

  1. La più attenta e precisa giornalista che racconta Vienna con grande attenzione.
    i suoi pezzi sono sempre di grande interesse e piacevolezza.

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