COVID19, l’Austria riapre davvero

In Austria finisce il lockdown. Dal primo maggio stop alle misure restrittive del movimento. Si potrà uscire di casa con le mascherine, tenendo una distanza di almeno un metro dagli altri. Rimangono vietati gli assembramenti. Dal 2 maggio saranno aperti tutti i negozi ed esercizi commerciali, compresi i parrucchieri, sia pur con norme molto severe. Il 15 maggio toccherà a ristoranti, bar e café, aperti dalle 6:00 alle 23:00, mentre il 29 maggio sarà la volta degli hotel e delle piscine all’aperto. Le scuole riprenderanno l’attività didattica in modo scaglionato dal 4 maggio, arrivando ad avere quasi un completo ritorno sui banchi del milione e cento alunni austriaci il 15 maggio.

Il governo chiede ai singoli il massimo senso di responsabilità, il rispetto delle norme igieniche e delle distanze interpersonali deve avvenire non perché si temano eventuali sanzioni, ma perché si ritengono giuste ed efficaci per contrastare il diffondersi del coronavirus. In Austria la cosiddetta fase due è iniziata già a partire dal 14 aprile, con la riapertura dei negozi di piccole dimensioni. Tutti però indossano le mascherine, obbligatorie non solo nei supermercati ma nei negozi, sui mezzi pubblici, sui taxi. Adesso, però, il governo turchese-verde decide di porre fine a quel provvedimento che ha limitato per 6 settimane la libertà di movimento a causa del COVID-19. Uscire di casa sarà possibile, senza più giustificazioni, e non solo per motivi legati a necessità primarie. Si potrà andare a far visita a congiunti, ma sono ancora vietate riunioni di gruppo e assembramenti. Il limite per i raduni è di 10 persone, mentre per i funerali non si deve essere in più di 30. Analizziamo le ragioni che hanno portato alla riapertura in Austria e le modalità con cui riprenderanno le varie attività commerciali e di servizi, tra cui anche i parrucchieri

Perché finisce il lockdown

La parziale riapertura del 14 aprile non ha provocato nuove impennate di contagi. Ecco perché da maggio è possibile procedere ad una graduale e più generalizzata ripresa delle attività commerciali. L’Austria è riuscita a far scendere il numero giornaliero di contagi, passando da un indice di contagiosità 3 (una persona ne infetta 3), a 0,59. Un dato molto confortante, soprattutto se paragonato a quello della vicina Germania dove si è tornati proprio in queste ultime ore ad un indice R0 di dopo il parziale rilassamento delle misure di distanziamento sociale. Il numero di casi confermati di COVID-19 in Austria ieri era di 55, oggi è di 66 e sono 2.115 gli ammalati. Sebbene l’emergenza sia tutt’altro che finita il Ministro della Salute Rudolf Anschober (Verdi), sostiene che il Paese sia sulla strada giusta verso il contenimento dei contagi da coronavirus.

L’importanza della comunicazione

Il contenimento dei contagi è un punto sottolineato anche dal Cancelliere Sebastian Kurz nel discorso di 15 minuti pronunciato in occasione del 75esimo anniversario della Seconda Repubblica, il 27 aprile.

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Si è passati dagli oltre 1.000 nuovi casi di COVID-19 al giorno, nella fase di picco massimo, a meno di 100 nuovi contagiati al giorno registrati attualmente, ha affermato Kurz. Un grande risultato, ottenuto grazie ai sacrifici degli austriaci. Tanto che il Cancelliere ha ringraziato tutti, organizzazioni pubbliche, chiese, associazioni, società civile. “Non è stato facile e ancora non lo è -ha affermato Kurz- Né posso dirvi che i prossimi mesi saranno facili”. L’obiettivo è cercare di riguadagnare quanta più libertà possibile e una certa normalità, mantenendo al tempo stesso il numero dei contagiati più basso possibile. Un’ottima strategia comunicativa per il Cancelliere. I provvedimenti appena decisi rappresentano una promessa immediatamente mantenuta.

Quali norme per bar e ristoranti?

Regole rigide saranno in vigore nell’ambito della ristorazione: ai tavoli non potranno sedere più di 4 persone. Permane il limite di 4 anche nel caso di adulti con bambini. La distanza da rispettare è sempre quella di almeno un metro, da mantenere anche tra chi è seduto a tavola e gli altri clienti presenti nel locale. I tavoli vanno prenotati in anticipo e non sarà possibile fare prenotazioni di gruppo. Nei bar non si potranno effettuare consumazioni al bancone. Nei negozi non potrà esservi più di un cliente ogni 10 metri quadrati.

Dal parrucchiere e dal barbiere con modalità nuove

L’esperienza dal parrucchiere cambierà radicalmente. Tutti dovranno indossare la mascherina. Se un cliente ne fosse sprovvisto sarà il gestore a fornirgliene una, gratis, o a pagamento. Occorrerà disinfettarsi le mani con l’apposito gel appena entrati, avendo cura di mantenere sempre distanze interpersonali di almeno un metro.

I parrucchieri dovranno indossare una visiera di plexiglas nel caso debbano effettuare trattamenti di bellezza e cura del viso ai clienti, come ad esempio colore e depilazione delle sopracciglia, taglio e rasatura della barba. La distanza di un metro non si applica tra parrucchiere e singolo cliente, ma deve rimanere tra cliente e cliente. Ecco perché si lavorerà in maniera ridotta impiegando meno personale. La domanda di taglio e trattamento dei capelli è altissima nel Paese, ha dichiarato ai media locali Wolfgang Eder, dell’Associazione Federale dei Parrucchieri, al punto che vi sarebbero già appuntamenti fissati da qui ad un mese.

Riaprono le scuole, non senza polemiche

Le scuole verranno riaperte a partire dal 4 maggio. I primi a tornare tra i banchi saranno gli alunni dell’ultimo anno di liceo, che affronteranno a breve l’esame di maturità. Scaglionati e con turni, il 15 maggio ricominceranno anche medie ed elementari. Gli altri studenti liceali proseguiranno con lo studio da remoto, per tornare nuovamente sui banchi il 29 maggio.

Non vi saranno né attività extra-scolastiche, né tempo pieno. Il Ministro dell’Educazione Heinz Faßmann, ha chiesto di aprire gli edifici scolastici almeno un quarto d’ora prima del solito, per evitare il più possibile assembramenti. Le classi saranno meno numerose e organizzate sulla base di turni settimanali. La riapertura delle scuole non ha mancato di suscitare polemiche. Il sindacato dei docenti non sembra affatto contento, anche perché verranno meno alcuni ponti, legati a festività del mese di maggio. Secondo un sondaggio solo il 53% dei genitori austriaci con figli di età superiore ai 14 anni si dichiara a favore della riapertura delle scuole. Il 41% dei genitori avrebbe preferito che la riapertura fosse avvenuta a settembre.   

Una gravissima crisi economica

Le pressioni per riprendere le attività commerciali da parte delle varie associazioni di categoria erano fortissime. A risentirne di più soprattutto il turismo che ha registrato un calo di presenze pari al 59% rispetto a marzo dell’anno scorso, passando da 15 milioni di soggiorni a 6,2 milioni. Nel mese di marzo 2020 vi sono stati 68% turisti in meno in vacanza in Austria presso hotel, pensioni, residence, il numero è sceso a 1,3 milioni. Ha pesato fortemente il lockdown di Vienna, dove si è registrato un calo di presenze del 72,5%.

Questa pandemia ha anche provocato la crisi economica più grave dal 1930 e l’Austria non ne è immune, ha affermato il Cancelliere Kurz nel suo discorso. “È terribile vedere come aziende piccole e medie sane, siano sul punto di fallire senza avere alcuna colpa” ha detto Kurz, che ha aggiunto “lo stanziamento di 14 miliardi di euro è solo l’inizio”. Infermieri, paramedici, addetti alla sicurezza, dipendenti dei supermercati, e tanti altri ancora che hanno lavorato duramente, avranno di più in futuro. Un riferimento, senza che fosse esplicito, ad una riduzione delle tasse.

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