Expo 2020 e le mascotte

L’Esposizione Universale di Dubai ha le sue mascotte. Latifa e Rashid sono i volti ufficiali dell’Expo 2020. Una bambina emiratina di otto anni e suo fratello di nove. Diventeranno sempre più familiari con il passare del tempo grazie alle campagne pubblicitarie di cui saranno protagonisti.

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Assieme ai due bambini vi sono anche tre robot, Alif, Opti e Terra, anch’essi mascotte del mega evento internazionale. I tre robot incarnano lo spirito avveniristico di questa edizione dell’Expo, tutta incentrata sull’innovazione e la tecnologia. Ciascun robot rappresenta uno dei tre sotto temi dell’esposizione, Opportunità, Mobilità, Sostenibilità. Alif, infatti, arriva dalla prima lettera dell’alfabeto arabo; Opti proviene dalla parola Opportunità e Terra deriva dal latino. Scopriamo insieme qualche curiosità in più sulle mascotte dell’Expo 2020

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Latifa, Rashid, i robot e il Ghaf Tree

Il processo creativo che ha portato alla nascita delle mascotte ha richiesto otto mesi. Un arco di tempo in cui sono stati definiti dai vestiti, ai nomi, cercando di far incarnare diversi aspetti della cultura e della tradizione emiratina.

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I robot sono stati deliberatamente creati senza alcuna nazionalità per non far torto a nessuno dei 192 Paesi che parteciperanno ad Expo 2020. Latifa è una bambina curiosa e desiderosa di diventare una grande inventrice. Ama smontare i computer e fare esperimenti di chimica, ha sete di conoscenza e adora studiare. Rashid ama l’ambiente, la poesia e il disegno.

Accanto alle cinque mascotte c’è anche l’albero degli EAU, il Ghaf Tree, chiamato Salama in una delle storie che vedono protagonisti Latifa e Rashid. Alla cerimonia di presentazione delle mascotte era presente anche lo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai.

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