Il pasticciaccio italiano

La crisi italiana viene vista da Vienna con grande preoccupazione e campeggia su tutte le prime pagine dei giornali. “Il populismo all’italiana mette in pericolo anche noi”, titolano allarmati alcuni quotidiani. Altri, invece, mettono in guardia dicendo che il rischio di un governo populista in Italia non è stato evitato, ma solo rimandato. Anche perché andando a nuove elezioni la campagna elettorale di Matteo Salvini sarà ancor più focalizzata su posizioni anti-tedesche e anti Unione europea, con toni più accesi e veementi dei mesi scorsi, che gli faranno guadagnare ancor più estesi consensi. Tutti i media austriaci concordano su un fatto: lo scarso se non inesistente rispetto delle istituzioni da parte sia della Lega, sia del M5S. Si parla di un Presidente della Repubblica ricattato, ostaggio dei leader populisti, qualcosa che nella storia italiana del dopoguerra non si era mai vista.

Sul rischio deriva populista in salsa italiana qualcuno a casa nostra potrebbe obiettare che l’Austria non è certo il Paese che possa scagliare la prima pietra, con un Vice Cancelliere dell’ultradestra e metà dei ministri dell’esecutivo che fanno capo all’FPÖ. Eppure in Austria si è davvero convinti di essere riusciti ad arginare un pericoloso scivolamento verso l’estremismo grazie ad un governo di coalizione, quello turchese-blu, che ha stilato un programma di compromesso con l’ultradestra, a garanzia del quale c’è un partito, quello dei Popolari, che è conservatore ma moderato e allineato su posizioni saldamente europeiste. Insomma, gli austriaci ritengono che il populismo, servito con una panatura stile Wiener Schnitzel, faccia meno danni e desti meno timore di quello alla padana. Per tutti i commentatori una cosa è certa: nel braccio di ferro tra Salvini e Mattarella, ha vinto il Presidente che, seppur tenuto sotto scacco, ha mostrato una forza inattesa. Vediamo insieme i principali titoli dei quotidiani austriaci e analizziamo i loro spunti di riflessione

Tutta colpa della Lega di Salvini

Il Kurier non fa sconti a nessuno e nel constatare che il tentativo di formare un governo tra M5S e Lega è fallito, sottolinea come la responsabilità della mancata nascita dell’esecutivo sia da attribuire al leader leghista Matteo Salvini. In Austria la Lega è percepita come partito di ultradestra, euroscettico e anti euro. Questo il titolo: “Regierungsbildung in Italien gescheitert: Ball liegt erneut beim Staadtspräsidenten”, ossia “La formazione del governo in Italia è fallita: la palla torna al Presidente”. E l’occhiello evidenzia come il motivo del fallimento vada ricercato nell’irremovibile posizione della Lega sul nome del Ministro dell’Economia. “Knalleffekt. Regierungsbildung scheiterte am Wunschkandidaten der Lega für das Wirtschaftsressort“, ovvero “Bomba. La formazione del governo salta per il candidato al Ministero dell’Economia voluto dalla Lega”. Suscitano scalpore le parole del leader leghista sui social media: “Gli italiani non devono più essere schiavi, l’Italia non è una colonia. Non siamo schiavi della Germania o della Francia. A questo punto la parola deve tornare a voi elettori”, commenti giudicati dai toni forti e non privi di demagogia. Tutti i media austriaci mettono in luce come Matteo Salvini sia così sicuro del proprio successo in termini di consensi, dal volere andare al voto il prima possibile. Qualche commentatore sostiene che il fallimento del governo giallo-verde sia tutta una manovra premeditata del leader della Lega, che avrebbe giocato un tranello a Di Maio e al M5S.

Gli attacchi a Mattarella

Anche Die Presse puntualizza come sia spropositato l’attacco sferrato da Lega e M5S al Presidente Sergio Mattarella e titola: Politische Krise in Italien: “Wir sind ein besetztes Land”, che tradotto suona così: Crisi politica in Italia: “Noi siamo un Paese occupato”. Nell’occhiello poi si denuncia l’attacco al Capo dello Stato da parte di Lega e M5S che arrivano a mettere sotto accusa il Presidente della Repubblica: “Nach der gescheiterten Regierungsbildung attackieren Lega und Fünf Sterne-Bewegung, Präsident Sergio Mattarella scharf. Lega-Chef Matteo Salvini forderte die sofortige Festlegung eines Datums für Neuwahlen“, ovvero “Dopo il fallimento della formazione del governo Lega e Cinque Stelle attaccano il Presidente Mattarella. Il leader della Lega Matteo Salvini chiede di fissare subito la data per nuove elezioni”. Die Presse prosegue dicendo che le accuse rivolte a Mattarella da Lega e M5S, entrambi partiti anti euro, sono quelle di aver fermato il “governo del cambiamento”. Sempre su Die Presse si legge che Di Maio minaccia di voler chiedere la rimozione di Mattarella perché lo accusa di “tradimento e attentato alla Costituzione” e aggiunge che un simile atto non è mai stato messo in pratica nella storia della Repubblica Italiana dal 1946 ad oggi. 

Il nodo di Paolo Savona

Tutti i media austriaci, compreso il Kurier, riprendono scritti pubblicati da Paolo Savona un anno fa nei quali l’euro viene descritto come “una prigione tedesca” per l’Italia. Tutti i quotidiani sono sconcertati da alcune affermazioni di Savona che vengono riportate come virgolettati: “La Germania non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo il Nazionalsocialismo, sebbene abbia smesso di imporsi utilizzando la forza militare”. Una frase che viene considerata pesantissima e che sembra fare il paio con l’attacco di Der Spiegel agli italiani accusati di essere “scrocconi e aggressivi” (“Die Schnorrer von Rom” – Gli scrocconi di Roma). Ma alla base degli epiteti lanciati con un linguaggio ineducato e con toni inaccettabili, i commentatori tedeschi partono da una questione cruciale: l’enorme debito pubblico italiano, che rende un libro dei sogni qualsiasi programma di una coalizione giallo-verde. Lo scoglio del debito pubblico dell’Italia, secondo solo a quello della Grecia, è un tema condiviso da tutti i media austriaci. A nulla sembrano essere valse le dichiarazioni rassicuranti rilasciate dal Prof. Savona, tra l’altro Vice Presidente vicario dell’Aspen Institute, di volere semplicemente “un’Europa diversa, più forte ma più equa”. Nulla hanno potuto le ricette di buon senso da lui elencate per migliorare il patto che lega i Paesi membri dell’Unione europea, tra cui un rafforzamento della BCE e l’interessantissimo punto in cui parla della creazione di una scuola europea che aiuti a formare una cultura comune che permetta l’affermarsi di consenso alla nascita di un’unione politica. Tutti i media austriaci, in sintonia con quelli tedeschi, sono schierati in modo compatto contro la nomina di Paolo Savona.

Allarme populismo

Emerge con chiarezza anche la preoccupazione per una deriva populista che, oltre a minare l’intera Unione europea, possa travolgere anche l’Austria: “Populismus a la Italia kann uns gefährden”, ossia “Il populismo all’italiana può metterci in pericolo. E nell’occhiello si legge: “In Rom ist die Regierungskrise wieder ausgebrochen“, che tradotto vuol dire: A Roma la crisi del governo scoppia un’altra volta”. Der Standard va giù duro contro gli ultimatum imposti dalla Lega e contro le affermazioni di Matteo Salvini. Ecco il titolo: “Giuseppe Conte gibt auf – Regierungsbildung in Italien gescheitert”, ovvero Giuseppe Conte rinuncia – fallisce la formazione del governo in Italia. Ma è nell’occhiello che i giudizi del quotidiano si fanno più incisivi: “Die Populisten stellten Staatspräsidenten ein Ultimatum: Entweder er akzeptiert den Eurogegner Savona als Minister, oder es gibt Neuwahlen. Mattarella hat abgelehnt, nun drohen Neuwahlen”, ossia “I populisti hanno dato un ultimatum al Presidente della Repubblica, o accetta l’anti euro Savona, oppure si torna al voto. Mattarella ha rifiutato e ora c’è la minaccia di nuove elezioni”. Der Standard parla di Capo dello Stato sotto ricatto. Tutta la stampa austriaca mette in luce un palese attacco alla Costituzione: in Italia nessun leader di partito ha potere di nomina dei ministri. Il Presidente Sergio Mattarella, in effetti, non avrebbe esercitato un veto, ma chiesto insistentemente di trovare un consenso su un altro nome, più politico, come titolare dell’importantissimo Ministero dell’Economia. Per tutti i commentatori austriaci la ricetta del solito governo tecnico, di cui l’Italia possiede il marchio di fabbrica, sembra essere ancora una volta la panacea di tutti i mali.

11 risposte a “Il pasticciaccio italiano

  1. Che piaccia, o no, per l’Italia e gli Italiani, questo è il momento della svolta. Molti Italiani hanno finalmente capito che votare un partito non è come tifare per una squadra di calcio, e il voto rappresenta un momento molto, molto importante della nostra vita perché è in quella cabina elettorale che si decide non tanto il nostro futuro, ma quello dei nostri figli. Sono tanti i politici che fino a qualche mese fa hanno profondamente deluso, offeso la nostra dignità, e disatteso ogni nostra aspettativa, e le ultime elezioni lo hanno ampiamente dimostrato. E’ chiaro: la legge elettorale c.d. “rosatellum” (dal nome del capogruppo PD) doveva necessariamente creare entropia. E tutti, oggi, possiamo verificarne l’efficacia! L’Italia è “una Repubblica Democratica”? Secondo me si! Ma il potere -che appartiene al popolo – viene agevolmente “incanalato” per ottenere un ben preciso risultato. Per esempio: le coalizioni. A cosa servono le coalizioni? Non sono affatto espressione del famoso detto “l’unione fa la forza”. Sono soltanto un modo – secondo me truffaldino – per mantenere salda la poltrona. D’altra parte, troppi galli in un pollaio…Se le ideologie di un partito o di un movimento sono forti e radicate, per quale motivo devo unirmi ad un altro partito che di certo non ha le mie stesse idee. Sarebbe diverso se 2, 3 o più partiti si fondessero in un unico partito. Ma in questo modo, “il capo” dovrebbe essere uno…Allora si capisce come i tanti partiti e partitelli non sono in rappresentanza del popolo, né per il miglioramento della qualità della vita. Alzi la mano chi può affermare il contrario. Beh! Oggi, il Cittadino Italiano, ha raggiunto un livello di autonomia molto più elevato delle aspettative di chi auspicava il mantenimento dei livelli da medioevo. Vedremo se alle prossime elezioni tutto ciò si concretizzerà! Per il momento non possiamo che augurarci un profondo “in bocca al lupo” (risposta: “viva il lupo!”). Tanti saluti a Te e ai Viennesi!

    • Ormai votare non serve più….anzi già in passato qualcuno ha detto “Se votare cambiasse qualcosa….non ce lo farebbero fare!”. Fanno ciò che vogliono…..ma prima o poi pagheranno per questo!

  2. è il momento della svolta, i mercati si adegueranno dopo un periodo di turbolenze, ai mercati fanno male le pagliacciate del PD e di alcuni giornalisti che stanno mettono carne a quocere innegiando una fantascientifica volontà di uscire dall’ EUro da parte dei M5 stelel e Lega. Il male dei mercati sono il PD e i Giornalisti disfattisti. Forza M5 stelel e Lega riprndiamo la nostra dignità che hanno venduto. Facciamo in modo che i Nostri figli possano continuare a vivere in Italia, viceversa io sarò il primo ad andare via da questa terra senza speranza.

  3. Buongiorno
    Cara Mila, la invidio per un semplice motivo. Lei è fortunata a vivere a Vienna. Un paese lontano anni luce dall’Italia, sia culturalmente che politicamente. Politici con la P maiuscola che nonostante le pressioni dell’UE lavorano per il bene del paese, senza dimenticare mai i fabbisogni del proprio popolo. I servizi esistono e funzionano alla grande, nonostante la pressione fiscale sia molto più contenuta rispetto alla nostra. Ma torniamo in Italia. Quello che è successo politicamente in questi giorni, non dovrebbe meravigliarci più di tanto. E’ l’identica fotocopia di quello che successe ai tempi di Napolitano. Un governo abusivo, fatto da politici abusivi. Ora, la scelta di Mattarella è dovuta a un semplice motivo. Sia Mattarella e Napolitano (notoriamente personaggi legati alla sinistra) hanno in comune molte cose. Ma la cosa che li accomuna maggiormente è il fatto di essere schiavi dell’UE. Portaborse della Merkel e di Macron. Personaggi senza attributi, che non sanno rispondere a tono, alle continue minacce che l’UE spara quotidianamente nei nostri confronti. Fino a quando avremo personaggi di questo calibro che usurperanno la presidenza del paese, nulla potrà cambiare. Ma le responsabilità, sono da attribuire anche alla Lega e al M5S. Vinto le elezioni, hanno perso troppo tempo per mettere insieme i nomi che avrebbero dovuto ricevere gli incarichi. Cosa che a Mattarella, non è andata giù. Napolitano prima di finire all’ospedale ha detto la sua e da grande dittatore, ha indirizzato Mattarella, su quello che avrebbe dovuto fare. Prima o poi, l’Italia uscirà dall’UE e di questo ne sono certo. Personalmente sono sempre stato contrario ad entrarci, per un semplice motivo. In questo sistema fatto di banche, spred, alta finanza, dati fasulli, etc,etc, non esiste nulla di unito. Ognuno guarda al proprio orticello, senza dimenticarsi di criticare l’operato del vicino. Calare i pantaloni difronte ai poteri forti, (cosa che Napolitano e Mattarella) hanno fatto e sanno fare in modo eccelso è codardia allo stato puro. Il Presidente di un paese, ha il dovere di tutelare gli interessi del popolo, non di distruggere le ambizioni dello stesso. La nostra Costituzione parla molto chiaro. Il popolo è sovrano. Purtroppo quando è stata scritta, nessuno ha pensato che un giorno, avremmo avuto due dittatori come Presidenti. Ma attenzione ! arrivare a una rivolta civile, non è poi così difficile. Quello che mi spaventa e vedere gli Italiani alle corde. Incapaci di una pur flebile reazione. Per sconfiggere e uccidere a tradimento, un personaggio come Mussolini, (personaggio che mori per l’Onore d’Italia) l’intero paese si mobilitò. Ora che abbiamo personaggi che stanno svendendo la dignità degli Italiani, che hanno portato al suicidio un sacco di persone, tutti zitti e con le orecchie piegate. Strano paese l’Italia, strano davvero. Un caro saluto.
    Cordialmente.

    • buon pomeriggio, mi permetto di correggerla su un punto: per uccidere IL DUCE non si mobilitó un paese intero, ma solo una parte di esso, quella che ancora adesso prende la pensione, studia in scuole e universitá, usufruisce dell’acquedotto che SOLO LUI poteva creare..chissá come mai son tutti convinti sostenitori anti-MUSSOLINI, ma continuano ad usufruire di tutte le cose buone da LUI create. Giá, strano paese l’italia, ma ancor piú strani gli italiani, che sputano nel piatto nel quale TUTTORA MANGIANO. Mia nonna, ad oggi 96 anni, ancora ADORA IL DUCE, ed io con lei. Detto questo, su tutto il resto son d’accordo con Lei e con quello che ha enunciato nel suo commento. Le auguro una buona giornata.

  4. Buonasera
    @ Filippo
    Ho 60 anni e da 45, orgogliosamente fascista. Elencare quello che ha fatto di buono Mussolini non serve, lo ha già fatto Lei. La cosa che vorrei puntualizzare è molto semplice. Lei afferma che che per uccidere (io dico assassinare a tradimento) il Duce è servita solo una parte d’Italia. Questo è vero. Una parte fatta da vigliacchi e codardi, capaci esclusivamente di sparare a un uomo completamente indifeso e issarlo in una pubblica piazza, alla mercè del resto degli italiani. Quel giorno, l’intero popolo italiano nel giro di poche ore, cambiò radicalmente ideologia politica. Tanto è vero che un tale di nome Winston Churchill, dopo l’omicidio del Duce disse: “Bizzarro il popolo italiano. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni di antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani, non risultano dai censimenti.” Caro Filippo, noi ci chiediamo perchè in Italia da molti anni, non esista un governo stabile che possa lavorare per il bene del paese. La risposta è molto semplice. La maggior parte degli Italiani, va dove tira il vento e del Nazionalismo, non frega nulla a nessuno. Onore, Patria, Tricolore. Tutte cose passate in secondo piano. Detto questo e vista l’ora, Le auguro la buona notte.
    Cordialmente
    Per l’Onore d’Italia.

    • Signor @Marco, Lei mi onora del suo tempo e del suo disquisire su argomenti che ormai son tabù e tacciabili di ‘apologia del fascismo’! Io ho 40 anni, e due anni fa son dovuto andare via dalla mia terra perchè avendo moglie, due gemelli di sette anni e una etá ‘avanzata’ nessuno voleva assumermi in un QUALSIASI ambito lavorativo perchè COSTAVO TROPPO. Ora mi ritrovo in Svizzera, nazione che ancora nel Nazionalismo ci crede, e sto cercando di crearmi una base per portare entro fine anno moglie e figli qui con me perchè, vedendo qui la SICUREZZA NEL FUTURO che hanno i ragazzi, abbiamo deciso di far crescere i nostri figli in questa Nazione ancora sana e di buoni principi. Della Svizzera sento dire di tutto, ma solo vivendoci si capisce che si hanno diritti e doveri nello stesso identico modo. Io son sempre stato sostenitore di un ‘ordine precostituito delle cose’, e qui l’ho trovato. Qui i cittadini decidono delle loro leggi, dei loro ordinamenti, ognuno è responsabile di sè stesso e del suo paese, cosa impensabile per gli italiani. Potrei dirle un sacco di altre cose, ma non voglio tediarla con discorsi che magari la troverebbero d’accordo ma le porterebbero via del tempo per leggere. Detto questo La ringrazio per le sue parole e son contento di averla conosciuta, anche se purtroppo non di persona. Le auguro un buon pomeriggio e tutto il meglio. Grazie per la sua attenzione.
      Cordialmente.
      Per l’Onore d’Italia (nel quale crederó sempre e nonostante tutto).

  5. Buonasera
    @ Filippo
    Caro amico, La ringrazio infinitamente per le belle parole spese nei miei confronti. Le voglio dire una cosa. Siamo sulla stessa barca. Lei ha 20 anni meno di me e ancora molti anni da vivere intensamente, accanto alle persone che ama. Dieci anni fa, sono stato costretto a chiudere l’attività di famiglia,che andava avanti da tre generazioni. Mi sono ritrovato a 50 anni, senza lavoro e con due figli a carico. Ho smosso le montagne per potere trovare un impiego, ma la risposta era scontata ancor prima del colloquio di lavoro. Prima di tutto, nessuna azienda avrebbe potuto assumermi per un semplice motivo. La mia professionalità era per l’azienda, un costo non sopportabile e la mia età, non era esattamente compatibile con i fabbisogni della stessa. Stà di fatto che il sottoscritto è diventato un peso morto per la società e per la famiglia. Per la pensione, tutto è rinviato tra 5 anni, sempre che lo Stato abbia ancora i soldi per poterle pagare. La Sua scelta di trasferirsi in Svizzera, mi perdonerà ma la condivido al 50%. Capisco il fatto che per andare avanti, i soldi servano (e questo è un dato di fatto) ma sorge un altro problema. Molti Italiani sopratutto giovani, hanno deciso di espatriare in cerca di fortuna e questo è un comportamento imputabile all’incapacità dei nostri politici, che senza pensarci per un solo istante, hanno svenduto (e continuano a farlo) il paese. Ora, la mia domanda sorge spontanea. Continuando di questo passo, tra 20 anni, che ne sarà dell’Italia ? un paese di persone con la bomboletta dell’ossigeno in tasca. Io compreso. Lo dico, nel pieno delle mie facoltà mentali. L’Italia è il più bel paese del mondo (e gli lo dice uno, che ha girato il mondo in lungo e in largo) purtroppo rovinato dalla politica e dagli stessi Italiani. Il giorno che capiremo che l’Onore e l’onestà, sono le basi fondamentali per creare un paese migliore, forse allora cambieranno le cose. E’ vero che i politici, dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio, ma è anche vero che il buon esempio, debba partire dal popolo. Mussolini, lo aveva capito quasi 100 anni fa. Quando le chiesero se fosse difficile governare una nazione come la nostra, rispose: “Non è difficile governare gli Italiani è inutile.” Caro Filippo, Le auguro tanta felicità a Lei e alla Sua Famiglia. Quello che stà facendo le fa Onore e un giorno i suoi figli, gli e ne saranno grati. Un abbraccio.
    Cordialmente
    Per l’Onore d’Italia.

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