È viennese la banca online

La banca online N26, nata a Vienna, ha appena attratto investimenti per 130 milioni di euro. A fornire questa ingente iniezione di capitale sono la società assicurativa Allianz e il gigante internet cinese Tencent, che con WeChat ha già superato Facebook all’inizio di quest’anno, con un valore di mercato di 500 miliardi di dollari. Il deal concluso con Allianz e Tencent rappresenta il finanziamento in ambito fintech più grande mai registrato in Europa.

La smartphone bank è stata creata da due viennesi, Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal, ed è stata lanciata nel gennaio 2015.

N26

Oggi ha 850.000 clienti e ne guadagna di nuovi al ritmo di 2.000 al giorno. Dalla sua nascita la startup ha ottenuto 215 milioni di dollari dagli investitori, con questa nuova iniezione di capitale la crescita subirà un’ulteriore accelerazione. L’obiettivo è di arrivare a 5 milioni di clienti nel 2020.  Scopriamo quali prodotti ha inventato la startup viennese N26 per attrarre così tanti clienti

N26

Connessioni con Asia e Cina

Con circa 400 dipendenti, ma nessuna filiale, N26 è attiva in 17 Paesi europei, tra cui l’Italia. Prossimi obiettivi espandesri nel Regno Unito e Stati Uniti. I legami tra la startup viennese e la Cina comunque non sono solo definiti dai recentissimi rapporti stabiliti con il colosso del web Tencent. Tra gli investitori che hanno scommesso sulla banca online viennese c’è stato fin da subito il ricchissimo uomo d’affari asiatico Li Ka-shing, capo del gruppo di telecomunicazioni Hutchinson. E sempre tra i primi investitori di N26 compare anche il miliardario americano Peter Thiel.

N26

Il passaggio da Vienna a Berlino

C’è un po’ di rammarico tuttavia a N26 per lo spostamento della sede da Vienna a Berlino. La capitale austriaca, pur essendo sede di importanti gruppi bancari come Erste, Raiffeisen e Unicredit per l’Europa Centro Orientale, non offre l’accesso ai venture capital con la stessa facilità di Berlino. Inoltre, la legislazione tedesca consente l’apertura dei conti correnti esclusivamente per via telematica. Infine Berlino, come capitale europea del fintech, attrae tantissimi talenti da tutta Europa, mettendo a disposizione un bacino di professionisti dell’innovazione fortemente motivati.

Una carta di credito per teenager

Tutto è iniziato con l’idea di una carta per teenager chiamata Papayer, uno strumento che consente ai genitori di controllare il modo in cui i figli spendono il denaro delle loro paghette. Un sistema che per il suo funzionamento è diventato utile anche per gli adulti. La banca online N26 prende le mosse da questo progetto, ma lo sviluppa ulteriormente e su scala più ampia, in modo più complesso e articolato. N26 è nata prima come un conto corrente senza spese, poi è diventata una vera banca, con tanto di licenza. Oggi offre moltissimi servizi aggiuntivi grazie anche alla PSD2, la nuova normativa europea che favorisce la trasparenza e la concorrenza tra istituti di credito. Prossime frontiere per N26 sono l’utilizzo dei big data e l‘intelligenza artificiale per offrire un miglior servizio ai clienti, prevenire frodi e rendere più sicure le transazioni.

N26

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