Nickelsdorf, un giorno al confine tra Austria e Ungheria

Poco prima di arrivare a Nickelsdorf, alla frontiera tra Austria e Ungheria, sul ciglio della strada, si delinea la sagoma di un passeggino. Rovesciato su un fianco, abbandonato, in mezzo a un campo arato di fresco. Drammatica traccia di quell’ondata massiccia di rifugiati che si è riversata sul suolo austriaco nei giorni scorsi. Presenza muta del transito di un bimbo.

passeggino 1

In prossimità dell’asfalto, altri segni del passaggio dei rifugiati: qualche indumento lasciato in mezzo all’erba, stracci, una scarpa, uno zaino. 

passeggino2

Proseguendo oltre, si spalanca una prospettiva sinistra. Attorno è tutto un luccichio, oro e argento.

coperte

La distesa di campi verdi attorno alla strada è punteggiata da tante coperte argentate da primo soccorso. Sono servite nei giorni passati a proteggere dal freddo migliaia di rifugiati.

L’afflusso di migranti continua, inarrestabile. Molti entrano in Austria a piedi. A piccoli gruppi. Famiglie intere, con bambini talvolta di pochi mesi al seguito, che spesso hanno affrontato anche 14 ore di cammino ininterrotte. Una donna di 21 anni racconta quanto sia stata dura lasciare Aleppo.

famiglia aleppo

Lei, il marito e un bambino di un anno sono andati dalla Turchia alla Grecia a bordo di una piccola imbarcazione di fortuna. Poi hanno viaggiato attraverso la Macedonia e la Serbia per raggiungere infine il territorio ungherese. Il marito, 24 anni, spiega con la voce rotta dalla commozione quanto abbiano sofferto in Ungheria: “Non avevamo né cibo, né acqua, e poi faceva freddo. Siamo stati in condizioni disumane”.

bimbi rifugiati

I pullman continuano ad arrivare, uno dietro l’altro, alla stazione di Nickelsdorf. Ogni mezzo trasporta un centinaio di rifugiati. Nella notte ne sono giunti 6.600 nella piccola cittadina di confine, dell’Austria orientale.

arrivo pullman

Dopo le accuse lanciate dal Cancelliere Faymann alle autorità dell’Ungheria, di riservare ai rifugiati un trattamento inumano, arriva la convocazione dell’ambasciatore austriaco da parte del governo ungherese. È inaccettabile per il governo magiaro, un simile comportamento da parte dell’Austria.

rifugiati al confine

Nel frattempo la marcia dei migranti che attraversano a piedi il confine non si ferma.

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