Un asilo improvvisato alla stazione

L’asilo è nato per caso, spontaneamente, pensando a come potessero sentirsi i bambini in una simile drammatica emergenza. Perché anche se rifugiati, i bambini devono poter fare i bambini, devono poter giocare, disegnare, stare seduti per terra, sorridere.

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Così Martin, viennese, pedagogista, ha avuto l’idea di radunare qualche giocattolo, di prendere qualche scatola di biscotti, succhi di frutta e coperte colorate. Con pochi oggetti il KidsCorner ha preso forma alla stazione Westbahnhof. Ad animarlo, da subito, tanti volontari come Martin, tutti pedagogisti o insegnanti di asilo. La scintilla, però, è scoccata con loro, con i piccoli rifugiati.

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Sì, perché è difficile essere bambini quando attorno si è visto solo sofferenza, dolore, quando si è ripetutamente scampati alla morte, quando si è viaggiato in condizioni di disagio per ore, giorni, settimane. Una stazione ferroviaria non è un parco giochi, non è un luogo ospitale per i più piccini.

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Martin sta organizzando la pagina Facebook, Kids Corner Westbahnhof, ed è orgoglioso di aver creato dal niente uno spazio che rappresenta un’oasi nel deserto.

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Racconta che si è fatto dare altri giochi in più dalla Caritas e che qui, in questo Kindergarten, i bambini possono prendersi i pupazzi con cui hanno giocato, le matite con cui hanno disegnato, i palloncini colorati con cui si sono divertiti e portarseli in viaggio, sui treni che li condurranno verso un futuro carico di speranza e di promesse.

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Martin agita una marionetta-guanto di peluche e fa facce strane. Il bimbo davanti a lui ride spensierato, con in mano un orsetto. Ride, a crepapelle, come se nulla di quello che i suoi occhi di bambino hanno finora visto fosse mai accaduto.

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Una risposta a “Un asilo improvvisato alla stazione

  1. Chissà per quanto tempo il terrore si leggerà nei loro occhi di bambini, chissà quanto porteranno con sé durante la loro vita.
    I bambini dovrebbero essere sempre spensierati. Dovrebbero poter vivere e respirare solo gioia, amore e felicità. Chissà se questo angolo di colore potrà lenire, almeno in parte,il loro cuore offeso…

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