Centinaia di rifugiati arrivano a Vienna

Una risposta corale. Oggi Vienna ha dato una straordinaria prova di solidarietà, accogliendo centinaia di rifugiati arrivati in treno e in pullman da Nickelsdorf, cittadina austriaca al confine con l’Ungheria. Centinaia di disperati, sfuggiti a guerra, dolore, morte si sono riversati nella stazione ferroviaria di Westbahnhof. Molti di loro facevano parte di quelle migliaia di rifugiati che si sono incamminati a piedi, ieri, lungo l’autostrada ungherese.

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Una gestione dell’emergenza impeccabile. Gli aiuti sono stati raccolti attraverso un coordinamento via internet, senza disordine, senza improvvisazione. Caritas e volontari di varie associazioni umanitarie hanno distribuito generi di prima necessità. Acqua, pane, frutta, pizza, bevande calde, in una giornata di fine estate, che preannuncia con molto anticipo un freddo e piovoso autunno.

C’è una famiglia che arriva dall’Iraq. Sono dieci persone, padre, madre e otto figli. Il più piccolo ha solo pochi mesi ed è in braccio alla mamma. Sono in Austria solo di passaggio, vogliono arrivare in Belgio.

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Un’altra famiglia mi fa capire che arriva dalla Siria. Sono giovanissimi. Padre, madre e due bambini. Il più piccolo, non avrà che quattro anni, indossa uno zainetto a forma di orsetto di peluche. Stringe tra le mani, come un trofeo, uno spazzolino per bimbi, tutto colorato, di quelli con i pupazzetti dei cartoni animati. Tenendolo in mano accenna un sorriso. La loro destinazione è la Germania. Saliranno sul treno che è diretto a Monaco.

È difficile comunicare con loro, poche parole smozzicate, in uno stentato inglese. Quasi tutti parlano solo l’arabo. Ecco perché oltre a cibo, vestiti, scarpe e acqua servono traduttori che contribuiscano a distribuire gli aiuti e a indirizzare i rifugiati verso i binari giusti.

Altri migranti mostrano con gratitudine dei cartelli con su scritto: Vielen Dank Austria, grazie mille Austria, in tedesco e in arabo. È il loro modo di sdebitarsi.

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In una stazione gremita di tanta umanità sofferente, una ragazza austriaca distribuisce rose alle rifugiate.

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2 risposte a “Centinaia di rifugiati arrivano a Vienna

  1. Carissima Mila grazie del tuo. articolo ….di recente parlavo con amici austriaci e mi scoraggiavano sostenendo la chiusura e l’ostilità in particolare dei viennesi, io affermo che la mia sensazione dopo un anno di vita Viennese era diversa e che profondi cambiamenti sono in atto …sono felice che questa mia idea sia sostenuta da fatti ti ringrazio e ti seguo con itrresse

  2. Le parole di Mila sono chiare, piene di umanità, danno la sensazione di essere li con lei, senza retorica di nessun genere. E’ un dramma con pochi precedenti, complesso e articolato. Sicuramente le parole di questo blog aiutano a capire e questo non può fare che bene a tutti noi.

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